Il Cnf ha inviato la scorsa settimana al ministro della giustizia, Paola Severino, il parere del presidente emerito della Corte costituzionale, Piero Alberto Capotosti, nel quale si esclude l’applicabilità al Consiglio nazionale forense della norma della legge di Stabilità (articolo 3, comma 5, lett.f, della legge 48/2011; norma che affida a un regolamento governativo l’istituzione di organi di disciplina diversi da quelli cui sono attribuite funzioni amministrative.
Il parere afferma che il Consiglio nazionale forense non può essere destinatario della disposizione in quanto giudice speciale, la cui funzione giurisdizionale è coperta da riserva di legge.
Il Cnf, peraltro, nella lettera di trasmissione del parere al ministro guardasigilli ha sottolineato che la proposta di legge di riforma dell’ordinamento professionale AC 3900, in avanzata fase di esame nel Parlamento, contiene una regolamentazione innovativa del sistema disciplinare degli ordini forensi che, se pur migliorabile, è organica ed in linea con i principi del decreto Cresci-Italia.
Concludendo che sarebbe opportuno e necessario abbandonare anche per i Consigli dell'Ordine l’idea di una normativa delegificata.
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