martedì, giugno 29, 2010
Cassazione: l'8 luglio il nuovo Presidente,Napolitano presiederà Csm.
Roma, (Apcom) - Dovrebbe tenersi l'8 luglio il plenum straordinario del Csm per la nomina del nuovo primo presidente della Cassazione.
La seduta, come di consueto, sarà presieduta dal capo dello Stato Giorgio Napolitano ma per il momento la data è ancora ufficiosa visto che l'ordine del giorno non è stato definito ancora.
Sulla poltrona di 'numero uno' della Suprema Corte a subentrare a Vincenzo Carbone (che andrà in pensione il 12 luglio) sarà Ernesto Lupo, la cui nomina è scontata vista l'unanimità raggiunta sul suo nome dalla commissione per gli Incarichi direttivi.
Niente a che vedere con quello che accadde invece tre anni fa, quando il vertice della magistratura italiana rimase scoperto quasi per un anno. Tanto tempo passò tra l'uscita di Nicola Marvulli e l'arrivo di Carbone sulla poltrona di primo magistrato d'Italia, che è anche componente di diritto dell'organo di autogoverno delle toghe e del suo comitato di presidenza.
Il suo nome venne bocciato dal plenum del Csm, a causa di un incarico di insegnamento non autorizzato, decisione che poi però il Consiglio di Stato annullò. E dopo dieci mesi l'assemblea del Csm tornò a nominare Carbone alla guida della Cassazione.
Oggi lo scenario è un altro. Il plenum presieduto da Napolitano, che - salvo cambi dell'ultimora in agenda - dovrebbe riunirsi in seduta solenne nel pomeriggio di giovedì 8 luglio, si prepara a dare il via libera unanime alla nomina di Lupo, da 18 anni in Cassazione, dove dal 2006 presiede la Terza sezione penale.
In magistratura dal 1964, Lupo ha 72 anni ed è originario del salernitano. All'inizio della sua carriera in toga è stato pretore a Roma, poi nella seconda metà degli anni '70 è stato distaccato al ministero della Giustizia, nell'ufficio di gabinetto dell'allora Guardasigilli Francesco Paolo Bonifacio.
E alla guida di quell'ufficio è tornato a metà degli anni '90 durante l'interim alla Giustizia dell'allora capo del governo Lamberto Dini.
Scelto poi come direttore generale dell'Organizzazione giudiziaria dal ministro Giovanni Maria Flick, ha fatto parte anche della Commissione Pisapia per la riforma del codice di procedura penale. E' stato anche direttore della Gazzetta Ufficiale.
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