venerdì, giugno 18, 2010

Assemblea dei magistrati anche a Salerno, via allo “sciopero bianco”.


Si è tenuta ieri anche a Salerno, così come negli altri tribunali italiani, l'assemblea promossa da magistrati, avvocati e personale giudiziario per sensibilizzare i cittadini sui "gravi problemi che attanagliano la giustizia", resi ancora più insormontabili dai tagli previsti dalla manovra economica del governo.
«Lo sciopero e lo stato di agitazione – ha ribadito più volte nel corso dell'assemblea il presidente della sezione Anm di Salerno Vincenzo Pellegrino - non sono conseguenti alle sole misure stipendiali, ma si tratta di una risposta alle iniziative legislative e propagandistiche degli ultimi anni di autentica delegittimazione della magistratura, nel cui contesto questo attacco agli effetti economici della progressione in carriera costituisce solo l'ultimo atto».
E' stata condivisa da tutti i presenti la proclamazione dello sciopero del primo luglio e dello stato di agitazione per la settimana dal 21 al 25 giugno.
Si è concordato sulla sottoscrizione della lettera al Presidente della Repubblica approntata dalla magistratura amministrativa.
Al termine è stato deciso, praticamente all'unanimità (sono stati due soli i voti contrari ma è stato dato atto della posizione contraria espressa dai colleghi riunitisi a Nocera Inferiore), di denunciare in tutti e cinque i giorni dal 21 al 25 le attività di supplenza mediante una dichiarazione scritta del magistrato da inserire nei singoli fascicoli, o da rappresentare oralmente all'inizio dell'udienza o da affiggere alla porta della stanza.
Per il solo giorno 23 giugno il cosiddetto sciopero bianco dovrà avere espressione con l'adesione al solo punto B (l'udienza deve essere svolta con la presenza delle sole parti e dei difensori di ciascuna procedura trattata ex art, 84 disp. att. cpc) del suddetto allegato GEC per il settore civile ed al solo punto D (deve essere disposta l'interruzione dell'udienza non appena il cancelliere abbia completato l'orario giornaliero di lavoro, in assenza di autorizzazione allo straordinario, evitando di chiedere loro prestazioni gratuite) per il settore penale.

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