domenica, gennaio 31, 2010

Inaugurazione anno giudiziario a Salerno: l'intervento del Presidente Ordine Avvocati.


Eccellenze,Autorità,Gentili Signore,rappresentanti della stampa,Colleghi,
La partecipazione dell'Avvocatura a questa mesta quanto ipocrita cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2010 è dettata da un duplice motivo:atto di rispetto verso la Corte ed ancor di più atto di rispetto verso i cittadini.
I cittadini dell'intera Repubblica Italiana ma sopratutto i cittadini appartenenti al distretto della Corte di Appello di Salerno devono sapere,e solo attraverso l'Avvocatura possono saperlo,che l'apparato giudiziario e la funzionalità della Giustizia sono ormai al tappeto.
Un nostro silenzio,una nostra mancata partecipazione,avrebbe potuto ingenerare l'equivoco che di fronte alla reiterazione di comportamenti inaccettabili,anche gli Avvocati si siano arresi.
I nostri governanti,a qualsivoglia schieramento appartenenti,sono stati capaci di infondere solo sfiducia e tra questi governanti, signori Magistrati, anche i Vostri rappresentanti che, da decenni, o si annidano nei vari Ministeri o siedono imperterriti ed immeritatamente in Parlamento.
E’ inutile il vostro allontanamento da questa sede se prima non provvedete a fare pulizia, chiarezza in ciò che si verifica in casa vostra.
Una volta di questa odierna cerimonia si avvertiva tutta la solennità oggi si avverte tutta la desolazione per non dire la pateticità.
Le sezioni distaccate del Tribunale di Salerno, sono ormai ostaggio di aride statistiche,di convincimenti errati del Ministero della Giustizia e del Consiglio Superiore della Magistratura.
Queste due ultime istituzioni vanno d’accordo quando si tratta di non lavorare non dico per risolvere,sarebbe pretendere troppo e non ne sarebbero capaci, ma almeno per alleviare situazioni insopportabili.
Tutte le sezioni distaccate del Tribunale di Salerno,sig.Presidente,sono franate ma prima di tutte quella di Eboli laddove credo vi siano anche responsabilità penali a carico di chi sapeva e sa e nulla ha fatto o fa.
Non avrei difficoltà a fare nomi e cognomi se solo li conoscessi, ma non si riescono ad individuare smarrendosi tra le burocratiche maglie delle varie competenze eppure risulterebbe facile individuarli se solo si volesse iniziare una azione di responsabilità nelle sedi competenti.
Signor Presidente nei nostri uffici giudiziari manca l'essenziale per far funzionare il servizio Giustizia.
Gli Avvocati devono tassarsi per acquistare penne e carta per le cancellerie.
L'Ordine degli Avvocati di Salerno ha acquistato,a proprie spese, lettori ottici addirittura per l'Ufficio del Giudice di Pace del capoluogo.
Capoluogo che ha la sicumera di proporsi come città Europea, e,quì stamattina,devo vedere drappeggi ed una organizzazione inutile quanto costosa.
Ma qualcuno si chiede sin quando saranno sopportati siffatti atteggiamenti? Senza uomini,strutture e mezzi non può decollare nessuna riforma.
Tuttavia concedo la scusante dell'ignoranza perchè chi mette le mani a leggi che interessano il funzionamento della Giustizia non ha mai fatto per davvero il Magistrato,l'operatore di Giustizia o l'Avvocato ma gli è stato regalato un seggio in parlamento e ben presto è diventato come il malato immaginario di Moliere, convincendosi di avere capacità.
Questo intervento potrebbe essere interpretato in chiave politica, ma chi mi conosce sa che la politica non mi ha mai affabulato e chi non mi conosce ora lo sa.
Ed allora. Una volta eravamo noi cittadini a scegliere chi ci doveva rappresentare,ne conoscevamo le capacità e le qualità e sapevano legiferare.
Oggi i nostri cosiddetti rappresentanti quando non sono distratti da pruriginosi salottieri argomenti e non sono a caccia di risse,non sanno legiferare neppure per loro stessi se poi incorrono nelle bocciature della Consulta.
Non sono stati capaci d'approvare neppure il disegno di legge che avrebbe dovuto ratificare ed eseguire i contenuti della convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.
E,al cospetto di permanente indolenza,da qualche giorno, si è sentito autorizzato e legittimato a dare consigli e suggerimenti in tema di Giustizia, anche il molleggiato chansonniere della via Gluck.
Il primo dovere di tutti gli ordinamenti politici,è che la Giustizia sia vicino a coloro che ne hanno bisogno. Occorre impedire che la Giustizia sia una meta ed una garanzia raggiungibile soltanto quando abbondino le forze fisiche o i mezzi finanziari di coloro che le tendono la mano per chiedere i suoi provvedimenti.
Signori governanti, per cortesia, non continuate a cercare di riformare il nostro Ordinamento professionale,sono già tanti i guasti che state ponendo in essere e le incompetenze che state,ineludibilmente,dimostrando.
Con l'alba del nuovo millennio,con il cyberdiritto,gli Ordini Forensi si sono autonomamente attrezzati,controllando e favorendo la formazione professionale e la deontologia,garantendo,loro sì,professionalità,qualità e responsabilità.
Il panorama è desolante,gli orizzonti inesistenti,le idee inesistenti,solo l’Avvocatura resta come espressione della coscienza civile del Paese per la difesa del diritto nella libertà.
Con fermezza e con fierezza posso dire che oggi l'Avvocatura Salernitana ha l'ansia ed il fermento necessario per rimuovere costume e mentalità di un mondo per molti versi sclerotizzato ed ha l'auspicio e la pretesa,l'onore e l'onere di farlo in uno a tutte le forze vive,pulsanti e moderne del mondo giudiziario.
Solo un mese fa Salerno ha dimostrato questo coraggio,unico ordine in Italia,ad opporsi ad una comoda proroga del consesso consiliare ed il 31.12.2009 il Presidente Napolitano ha espunto l’emendamento proposto dal Ministero della Giustizia.
Chi vuole può dare anche un'altra chiave di lettura.....
Questa città resterà l’altare dove i riti dell’Avvocatura continueranno a celebrarsi senza soste e ininterrottamente esisteranno e trasmetteranno le più vivide scintille dello spirito umano.
Grazie all’esempio di tanti Avvocati,tra i quali Carlo Liberti, Dino Gassani, Marcello Torre, Diego Cacciatore,Luigi De Nicolellis, Giuseppe Tedesco queste scintille divamperanno sempre più in calore di passione, affinchè come loro hanno auspicato e ci hanno insegnato ,la nostra missione non resti “senza fede sola nel suo tempio”, ma sia ancora una volta tramandata e ripresa dai giovani ,faccia sempre risplendere la indipendenza,la libertà,la forza determinatrice,insopprimibile ed insostitubile del nostro ministerio.
Avv. Americo Montera

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