giovedì, gennaio 28, 2010

Giustizia/ La 'controapertura' dei penalisti: separare giudici-pm.


APCOM-Gli avvocati penalisti, in sciopero fino a domani, hanno inaugurato questa mattina all'Aquila il 'loro' anno giudiziario, sottolineando ancora una volta che per loro la priorità resta "un'organica riforma della Giustizia", che abbia come cardine la separazione delle carriere dei magistrati.
"Il paese ed i cittadini - ha detto il presidente delle Camere Penali, Oreste Dominioni - hanno bisogno di riforme della giustizia progressiste, che reintroducano elementi di novità rispetto al passato: la riforma deve sviluppare lo schema del processo accusatorio del 1989 e non tornare indietro".
"Oggi - è la tesi di Dominioni - siamo preoccupati perché un tratto di legislatura è già stato percorso, ma rileviamo inerzia da parte della politica. Noi penalisti crediamo fermamente che il largo consenso sulle riforme lo si acquisisca lavorando, ma soprattutto muovendosi. La riforma ordinamentale, prima di tutto la separazione delle carriere - ha aggiunto il presidente dei penalisti - non può essere disgiunta dalle altre riforme, poiché se si partirà dalle altre riforme il quadro generale non cambierà. È prioritario risolvere il problema di un giudice veramente terzo che realmente controlli l'attività del Pubblico Ministero; sarebbe un drammatico errore non partire dalle riforme ordinamentali affidandole ad un futuro poco chiaro ed incerto".
A replicare a Dominioni il presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, il quale ha promesso che "nell'arco di questa legislatura si faranno le riforme della giustizia; in particolare - ha detto Berselli dal palco dell'Aquila - entro i prossimi due mesi ci sarà una forte accelerazione sull'approvazione della riforma del processo penale".
"Abbiamo già fatto la riforma del processo civile: obbligatorietà dell'azione penale, separazione delle carriere tra giudice e pubblico ministero, e riforma del CSM sono le prossime priorità del Governo. Anche l'esame della riforma forense, il cui testo è stato concordato da tutte le sigle che rappresentano l'avvocatura - aggiunto Berselli - è stato concluso dalla Commissione Giustizia del Senato nei tempi previsti; ora siamo in attesa del parere della V^ Commissione Bilancio e della calendarizzazione in aula.
Anche questo, per gli avvocati, è un tema caldissimo, tanto è vero che Dominioni ha sottolineato che "se entro il prossimo 15 aprile non sarà approvata definitivamente la legge di riforma dell'ordinamento forense, attualmente in esame al Senato, l'Unione Camere Penali Italiane istituirà autonomamente la specializzazione dell'avvocato penalista".
Infine, dagli avvocati è partita una stoccata nei confronti dell'Anm e della magistratura: "la sceneggiata concepita dall'ANM, che abbandonerà a singhiozzo le cerimonie di apertura dell''anno giudiziario nelle varie corti d'Appello,rappresenta il segno dell'inconsistenza e della demagogia delle proteste dei magistrati, dirette in realtà alla difesa di privilegi e benefit".
Questo comportamento, hanno fatto notare i penalisti "dimostra che il sindacato delle toghe si atteggia ormai a partito politico, che si muove per la conservazione dell'esistente e che vuole continuare a tenere sotto ricatto la politica di qualunque settore".

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