venerdì, aprile 10, 2009
Separazione: le somme che i suoceri danno ai figli quando si sposano non possono essere chieste in restituzione se poi la “coppia scoppia”.
Roma- (Adnkronos) – La Cassazione ha respinto il ricorso di Mario e Regina C. che chiedevano all'ex marito della figlia Walter S. la restituzione dei 9 mila euro da loro anticipati per l'acquisto della casa coniugale mutuata per una somma complessiva di 27 mila euro.
Secondo la Suprema Corte, che ha bocciato il ricorso degli ex suoceri di Walter, la somma da loro versata per l'acquisto della casa va inquadrata “in un contesto di solidarietà famigliare che si presume gratuito”, considerato anche il fatto che “è costume diffuso, nell'attuale società, che i genitori aiutino anche finanziariamente i figli al momento del loro matrimonio”.
Di diverso avviso era stato il Tribunale di Milano che nel 2002 aveva condannato il giovane a restituire agli ex suoceri circa 7 mila euro. Verdetto ribaltato dalla Corte d'Appello di Milano nel marzo del 2004.
Inutilmente Mario e Regina C. hanno fatto ricorso in Cassazione per chiedere indietro la somma anticipata per l'acquisto della casa.
La terza sezione civile (sentenza 8386) ha respinto il ricorso e ha sottolineato che legittimamente i giudici di merito hanno ritenuto che tale somma andasse inquadrata “in un contesto di solidarietà famigliare che si presume gratuito”.
Tra l'altro, annota ancora Piazza Cavour mancava “una prova specifica e precisa” che dimostrasse “tempi della pattuita restituzione” della somma anticipata.
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