venerdì, aprile 24, 2009

DUE AVVOCATI UCCISI PERCHE’ CHIEDEVANO IL PAGAMENTO DEL COMPENSO.



ROMA - Uccisi per poche migliaia di euro, ovvero la parcella che gli avvocati avevano presentato a Santo Barbino, 67 anni, l'uomo che ieri pomeriggio ha ucciso due legali in uno studio di Ladispoli (Roma) e ha ferito un terzo.
A spiegare il movente del duplice omicidio lo stesso Barbino nel corso di un lungo interrogatorio avvenuto nella notte nella caserma dei carabinieri di Civitavecchia davanti al pm Margherita Pinto e ai comandanti del gruppo dei carabinieri di Ostia, Giuseppe La Gala, e della compagnia di Civitavecchia, Ivano Izzo.
Agli inquirenti Barbino ha spiegato di aver ucciso gli avvocati Francesco Terracciano e Paolo Salineri perché chiedevano il pagamento per le spese legali relative ad un recente causa persa dall'imprenditore.
Una cifra - ha sostenuto Barbino - che in questo momento non si poteva permettere di onorare, trovandosi in grosse difficoltà economiche.
Il procedimento penale era stato seguito materialmente da Marco Terracciano, figlio di Francesco, raggiunto da tre colpi di pistola e ora ricoverato al San Camillo di Roma in gravi condizioni.
Barbino è accusato di omicidio plurimo volontario, tentato omicidio volontario e porto abusivo di armi e munizioni.
Ex imprenditore edile ed agente immobiliare, conosciuto a Ladispoli come 'Santino il calabrese, si era costituito ieri nella tarda serata al commissariato di Primavalle a Roma.

Nessun commento: