martedì, settembre 04, 2007

Oggi piano sicurezza a Palazzo Chigi: lavoro coatto per i mendicanti e poteri eccezionali ai sindaci.


Una riunione per dare un corpus organico alle norme in materia di sicurezza e lotta alla criminalità e dare anche agli enti locali gli strumenti per combattere questa battaglia.

Questo l'appuntamento che si sono dati martedì alle 17 il presidente del Consiglio Romano Prodi e i ministri dell'interno, della Difesa e della Giustizia, Giuliano Amato, Arturo Parisi e Clemente Mastella.

Al centro del vertice principale le questioni della legalità e della sicurezza in relazione al problema della microcriminalità.

Da Palazzo Chigi fanno notare che il tema della sicurezza e legalità era già in agenda prima dell'estate, ma che adesso ha assunto una urgenza ancora maggiore.

Più che per una vera emergenza sicurezza, per una emergenza "percepita", un'esigenza di "law and order" insomma che si è vista diffusa considerando i consensi che hanno riscosso iniziative come quella del sindaco di Firenze contro i lavavetri.

Nel cosiddetto "pacchetto legalità" ci sarà così una norma per dare poteri eccezionali ai sindaci in fatto di ordine pubblico e persino una specie di nuovo reato - la «questua molesta» - per cui come sanzione si prevederebbe il lavoro coatto nei giardini o nella pulizia di edifici pubblici - gratis naturalmente - per le persone (provvedimenti specifici per i writers, mendicanti, venditori ambulanti).

Si prevedono anche misure per evitare le cosiddette "scarcerazioni facili", per reati come la rapina, la violenza privata e la violazione di domicilio. Stando a quanto si apprende, sarà obbligatoria anziché facoltativa come oggi, la custodia cautelare per chi commette reati di grave allarme sociale.

Ma non solo: avranno una corsia preferenziale in Parlamento i due disegni di legge che rendono obbligatorio il prelievo del Dna e regolano la materia e saranno riviste e rese più stringenti le norme sul sequestro e la confisca di beni mafiosi sganciandole dalle lungaggini del processo.