"Destituita di fondamento, alla luce delle decisioni prese - ha sottolineato il Guardasigilli Mastella - l'ipotesi di portare a settant'anni l'eta' pensionabile dei magistrati, che io stesso ho definito ingestibile e sicuramente onerosa, con la Finanziaria e' stato razionalizzato il settore delle intercettazioni, attraverso l'introduzione di un sistema unico nazionale su base distrettuale, che consente un notevole risparmio di spesa".
"Non solo - aggiunge il ministro - e' stato possibile dotare la giustizia di uno strumento fondamentale quale e' l'informatizzazione del registro generale del casellario giudiziale, che con la prevista autorizzazione di spesa di 20 milioni consentira' di avviare quel processo necessario di comunicazione a distanza tra i diversi uffici giudiziari, che finalmente avranno in tempo reale un quadro completo delle pendenze a carico di indagati e di imputati".
Con la legge finanziaria 2008, rileva ancora Mastella, "i debiti, ereditati dal passato, vengono, anche se solo parzialmente, sanati. 25 milioni di euro sono stati previsti, infatti, per coprire quanto dovuto alle Poste per gli stipendi degli ufficiali giudiziari. Oltre 200 milioni, poi, sono stati stanziati per il fondo di investimento dell'edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile".
L'incremento, rispetto alla passata manovra - aggiunge ancora Mastella - e' di 100 milioni di euro, perche' e' stato ripristinato uno stanziamento gia' disposto e poi congelato. Il Consiglio dei ministri ha previsto pure degli accantonamenti che servono alla copertura di nuove iniziative legislative che consentiranno l'avvio dell'azione di recupero dell'arretrato; e il contenimento delle spese della giustizia militare, con il passaggio dei magistrati militari eccedenti nei ruoli ordinari e quello conseguente del personale di cancelleria e di segreteria al ministero della Giustizia".
"La Finanziaria - conclude Mastella - ha anche affrontato la questione della costruzione di nuove carceri e dell'adeguamento degli edifici esistenti attraverso le opportune intese tra i ministri delle Infrastrutture e della Giustizia".