giovedì, dicembre 08, 2011
Severino accelera: "Carceri e processo civile in Cdm entro fine anno".
Roma, 7 dic. (Adnkronos) - I primi provvedimenti del Governo in materia di giustizia, relativi al sovraffollamento delle carceri e all'accelerazione del processo civile, saranno portati in Consiglio dei ministri entro la fine dell'anno. Lo ha annunciato il ministro Paola Severino al termine di un incontro con l'Associazione nazionale magistrtati.
Tra le misure allo studio del ministro per affrontare l'emergenza carceri il ricorso a misure alternative alla detenzione già ricordate negli incontri con le commissioni Giustizia del Senato e della Camera, come gli arresti domiciliari o l'istituto della messa in prova, ma con la novità di estendere l'istituto della detenzione domiciliare ''da alternativa alla carcerazione preventiva a soluzione per la carcerazione post sentenza''.
C'è dunque l'ipotesi della detenzione domiciliare ''anche per condanne definitive, considerando ovviamente il tipo di reato commesso''. Si tratta di trovare una soluzione, ha sottolineato Severino, al fenomeno delle '''porte girevoli', per cui si entra e si esce dal carcere in pochi giorni senza che ve ne sia necessità, prima dell'udienza di condanna''.
Riguardo all'uso del braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti, il ministro ha ribadito che ''sarà preso in considerazione quando si avranno certezze sui costi, che devono essere inferiori a quelli della detenzione, e dell'efficacia tecnica''.
Per queste misure più urgenti, ha precisato il ministro, sarà utilizzata ''la forma del decereto legge, dove è consentito nel rispetto della Costituzione. Dove non è possibile, si procederà con disegni di legge o decreti ministeriali''.
Quanto alle misure che intervengano sull'efficienza del processo civile, il ministro ha ricordato come prima azione deflattiva la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, poi il processo di informatizzazione degli uffici sul territorio nazionale, interventi ''che diano sollievo nella trattazione dei processi''.
Poi ancora ''il miglioramento di alcune misure già assunte ma che hanno avuto intoppi e non hanno funzionato bene''.
Il ministro Severino ha comunque affermato di non volere entrare nel merito dei singoli provvedimenti: ''Per rispetto delle procedure istituzionali - ha spiegato - non parlo di cose non ancora illustrate in Consiglio dei Ministri''.
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