martedì, dicembre 20, 2011

L’OPINIONE di Angelo Esposito, Presidente dell’Ordine Forense di Taranto.


Questa volta gli argomenti sono l’ultimo decreto legge in materia di processo civile e l’impegno finanziario dell’Ordine di Taranto al servizio del funzionamento della giustizia.
Ne parliamo con il presidente del Consiglio dell’Ordine di Taranto, Angelo Esposito.
“Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso è l’ennesimo provvedimento piovuto dall’alto, che non tiene conto delle ragioni dell’avvocatura. Non possiamo che esprimere un giudizio negativo. Le cause civili continuano ad essere considerate come materiale di risulta da smaltire. Ma occorre fare bene i conti: si dice che l’arretrato sia formato da oltre 5 milioni di cause. La verità è in questo numero sono ricomprese anche le cause iscritte a ruolo il mese prima. L’arretrato vero e proprio ammonterà sì e no a 1milione e mezzo. Allora occorre cambiare strada. Una soluzione potrebbe essere quella ordinare la comparizione delle parti per rinnovare l’interesse alla causa. Ma questo sarebbe un compito da assegnare ai magistrati.
Quanto alla norma che innalza a 1000 euro il valore della causa in cui è possibile la difesa personale non sono preoccupato. L’esperienza della mediazione ci ha insegnato che, anche quando non è prevista, l’assistenza dell’avvocato è richiesta dal cittadino. A Taranto, l’85% delle istanze di mediazione presentate all’Organismo forense provengono per il tramite dei legali.
Sulle società professionali, l’avvocatura qualcosa dovrà cedere ma la linea irrinunciabile è che il socio di capitale non sia maggioritario. Questo non dobbiamo permetterlo. Ci meraviglia che il governo, di qualsiasi colore esso sia, non consideri l’impegno che l’avvocatura profonde a piene mani per supportare l’amministrazione della giustizia. L’Ordine di Taranto spende mediamente 20mila euro all’anno per vari progetti. Abbiamo acquistato quattro scanner per informatizzare i provvedimenti e consentirne la comunicazione elettronica; abbiamo aperto a nostra cura uno sportello notifiche presso il tribunale di Taranto. Da tempo contribuiamo alla battitura dei testi delle sentenze e i tempi di deposito si sono ridotti del 60%”.

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