
Oggi ricorre il trentesimo anniversario dell’assassinio ad opera delle Brigate Rosse, «colonna Fabrizio Pelli» del procuratore della Repubblica di Salerno, dott. Nicola Giacumbi.
A partire dalla ore 12 nell’aula di udienza della Corte di Appello è stato ricordato il sacrificio del magistrato, ucciso dalla violenza politica che in quegli anni, con un gesto così eclatante e tragico, intendeva accreditarsi presso i vertici strategici delle Brigate Rosse.
Alla cerimonia alla quale hanno partecipato i vertici locali della magistratura e dell’avvocatura, è intervenuto anche Giuseppe Giacumbi, figlio della vittima.
“Abbiamo voluto organizzare questo ricordo - dice Vincenzo Pellegrino, presidente della sezione salernitana dell’Associazione Nazionale Magistrati - per onorare la memoria di un collega che morì nell’adempimento del proprio dovere e per ricordare alla città il gesto eroico di un magistrato finito nelle mire del terrorismo proprio per la sua funzione”.
I magistrati salernitani hanno voluto rivolgere un invito anche a tutti i cittadini per ricordare il magistrato-eroe, ucciso poco dopo le venti di domenica 16 marzo 1980.
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