Contro la nuova giunta, sostenuta dai 14 rappresentanti di Unicost, hanno votato contro i colleghi delle due correnti di sinistra, Magistratura democratica e Movimento per la giustizia. E lo stesso hanno fatto gli esponenti di Magistratura indipendente, i quali però al momento del voto hanno anche abbandonato l'aula dei lavori.
"Prendiamo atto - ha detto a nome di tutti i colleghi il segretario della corrente Carlo Coco - dell'indisponibilità di Md e del Movimento per la giustizia a intraprendere il percorso di una conduzione unitaria dell'Anm, in coerenza alla permanente difficile situazione in cui versa la giurisdizione e la magistratura nel nostro Paese. Prendiamo atto anche dell'immotivata indisponibilità di Unicost a lavorare per la formazione di una giunta di maggioranza fra le correnti risultate vincenti alle ultime elezioni".
I rappresentanti di Mi hanno anche "stigmatizzato il significato politico dei comportamenti adottati dalle altri componenti" che sono state "causa della rottura dell'unità". Per questi motivi Mi ha votato contro "una giunta di minoranza che appare inadeguata a perseguire, anche nel minimo, gli obiettivi indicati come prioritari ed indilazionabili dai magistrati elettori".
Della nuova giunta, guidata dal presidente Luerti e dal segretario Palamara, fanno parte anche Silvana Sica (vicepresidente), Gateano Sgroia (vicesegretario), Antonio Balsamo (direttore della rivista della magistratura), assieme ai colleghi Grazia Miccoli, Alberto Liguori, Roberto Rossi e Paolo Corder, componenti del nuovo esecutivo.