Comunicato Associazioni Sindacali dei GDP
I Prevedono la soppressione degli uffici del giudice di pace e l’incorporazione degli attuali gdp, unitamente a ex-got e ex vpo, in una categoria unica di c.d.”magistrati onorari” a servizio dei Tribunali ufficio unico di primo grado con compiti vecchi e nuovi e compiti di direzione affidata esclusivamente ai giudici di carriera .
II Abolizione delle indennità fisse e mancata comunicazione dei nuovi importi delle indennità variabili (si suppone che il silenzio nasconda il proposito abbassare gli attuali magri livelli per finanziare i trattamenti più bassi delle altre categorie di got e vpo).
III .Non accolgono le richieste minime della categoria, quali la tutela previdenziale ed assistenziale obbligatoria per malattia, gravidanza e puerperio, la continuità del rapporto come previsto per giudici onorari tributari, le garanzie per l’autonomia e indipendenza dei gdp, una chiara disciplina e una rivalutazione delle indennità.
IV. Definiscono il giudice di pace, come “onorario”, in contrasto con la sua collocazione nell’ufficio giudiziario e con la quantità e qualità del lavoro svolto; definizione che in realtà intende nascondere e legittimare una grave forma di sfruttamento.
Le organizzazioni dei GdP denunciano il grave vulnus alla professionalità, efficienza ed indipendenza della funzione giurisdizionale creato dal progetto ministeriale in violazione gli art.li 25, 1° comma, 104,1°comma, 105, 106 ,1°,2° comma, 107 1°,2° e 3° comma, e 111, 2° comma e 116 della Costituzione.
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L’Associazione e l’Unione Nazionale dei Giudici di Pace esprimono una totale contrarietà al progetto che non ha tenuto conto neanche delle richieste minime della categoria.
Le organizzazioni hanno chiesto con telegramma:
• la trasmissione del testo della progetto ministeriale,
• un incontro urgentissimo con il Ministro Mastella
A fronte di questa controriforma del giudice di pace , che vanifica dodici anni di duro ed apprezzato lavoro e rende incerta ogni prospettiva, soprattutto per i giovani avvocati , impossibilitati ad esercitare la professione per integrare le attuali insufficienti retribuzioni , l’ANGdP e l’UNAGIPA hanno proclamato una astensione dalle udienze per i giorni 10,11,12,13,14 dicembre p.v. nell’impossibilità di estendere, al momento, la protesta ad un periodo successivo.
Si appellano al Consiglio dei Ministri, al Parlamento, alle Regioni ai Comuni ed ai cittadini tutti, anche associati, affinché, ognuno per la propria parte, intervenga per fermare un progetto che penalizza inutilmente l’intero sistema della magistratura di pace, peggiora l’attuale situazione dei Tribunali e delle Corti d’Appello con un maggiore carico di lavoro e ostacola e scoraggia la domanda di giustizia .
Roma 23.11.2007