venerdì, febbraio 15, 2013

RESPONSABILITA' DELL'AVVOCATO: solo se è provato che la sua condotta ha recato pregiudizio al cliente.

 
L'avvocato risponde dei danni (responsabilità professionale), quando il comportamento dello stesso abbia causato pregiudizio nei confronti del cliente, ovvero quando l'assistenza legale che è stata prestata, a causa di un non corretto adempimento, causi pregiudizio al cliente.
Il nesso di causalità tra la condotta del legale ed il danno avuto, deve essere provato.
Per ottenere il risarcimento,il cliente deve dimostrare l'effettivo danno subito ossia che se l'avvocato avesse tenuto una condotta diversa, diverso sarebbe stato l'esito della vicenda ottenendo il riconoscimento delle proprie ragioni.
Così non sussiste la responsabilità professionale dell'avvocato per il solo fatto di non aver prestato corretto adempimento nell'attività professionale.
Corte di Cassazione Terza Sezione Civile, Sentenza n. 2638/2013

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