lunedì, febbraio 04, 2013

OUA: SUI MINORI INACCETTABILE LO SPOSTAMENTO DI ALCUNE MATERIE AI GIUDICI ORDINARI, MANTENENDO LA FALLIMENTARE ESPERIENZA DEL TRIBUNALE PER I MINORI.

NICOLA MARINO, OUA: “INVECE CHE FARE LE NECESSARIE RIFORME, SI CONTINUA CON I MICRO INTERVENTI. INACCETTABILE IL MANTENIMENTO DELL’ATTUALE TRIBUNALE DEI MINORI E CONTEMPORANEAMENTE L’AFFIDAMENTO DI ALCUNE MATERIE AI MAGISTRATI ORDINARI. UN DUALISMO UTILE SOLO PER MANTENERE UN SISTEMA COSTOSO E INEFFICACE.
SERVE UN PROVVEDIMENTO SERIO PER L’ISTITUZIONE DI SEZIONI SPECIALIZZATE CHE SUPERI L’ATTUALE SITUAZIONE” LA PROPOSTA DELL’OUA: CHIUSURA DEL TRIBUNALE PER I MINORI, ISTITUZIONE DI SEZIONI SPECIALIZZATE NEI TRIBUNALI ORDINARI.
 L’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) critica con forza il recente intervento di modifica dell’articolo 38 delle disposizioni di attuazione del codice civile, relativo ai minori.
Per Nicola Marino, presidente Oua: «La tutela della famiglia e dei minori rende necessaria una riforma, più volte disattesa, volta ad individuare un organo dotato di specifica giurisdizione per tutte le controversie attinenti a queste materie. Il nuovo testo, invece, dopo avere delimitato i giudizi di competenza del tribunale per i minorenni, che rimane in piedi con tutte le sue incongruenze e con un rapporto costi-benefici a perdere (e molte presidenze in gioco che andrebbero eliminate), stabilisce la competenza del tribunale ordinario solo su alcune specifiche questioni, creando, oltretutto un assurdo dualismo».
«I minori – continua il presidente Oua - anche a causa di una non più accettabile distribuzione spesso conflittuale di competenze fra diversi organi giudiziari, restano, quindi, non sufficientemente tutelati nelle relazioni e nei contrasti familiari. Il paradosso è che da domani presso il Tribunale ordinario un avvocato potrebbe trovarsi a discutere una causa di famiglia con un giudice non “specialista”, che si occupa normalmente di altre materie. È un passo indietro e un ulteriore pasticcio per il nostro malandato sistema giustizia con gravi conseguenze per i soggetti, appunto, più deboli e meno protetti. E che mal si concilia, oltretutto, con i principi che hanno ispirato le recentissime norme in materia di revisione della geografia giudiziaria».
L'OUA e le maggiori associazioni in famiglia in questi ultimi anni, con impegno e costanza, hanno avanzato al Parlamento, anche con audizioni nelle Commissione competenti, un’ipotesi di Riforma complessiva che prevede, innanzitutto, la soppressione del Tribunale dei Minori.
«Servono interventi seri e adeguati – conclude Nicola Marino – la nostra proposta è l’istituzione di sezioni specializzate per la famiglia e i minori presso ogni Tribunale ordinario. Questo provvedimento consentirebbe una più rapida riforma ordinamentale, la semplificazione dei riti e delle competenze, non implicherebbe alcun onere aggiuntivo e garantirebbe infine l’attuazione dei principi del giusto processo. Alle forze politiche chiediamo un impegno preciso, affinché nel prossimo Parlamento si facciano le necessarie modifiche».
Roma, 4 febbraio 2013.

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