venerdì, maggio 13, 2011

Mediaconciliazione, Oua contro Cnf: «Tradita la protesta».


L'avvocatura mostra tutte le proprie divisioni: Cnf e Oua ancora faccia a faccia.
L'intesa che, l’altra notte, sarebbe stata assunta con il ministro Alfano sul tema rovente della mediaconciliazione obbligatoria,rinfocola le polemiche interne.
Guido Alpa, presidente del Cnf, protagonista dell'intesa “notturna”, spiega di considerare l'introduzione dell'assistenza obbligatoria «un primo passo significativo nella direzione giusta che poi non è altra che la tutela dei diritti dei cittadini. E anche la possibile esclusione delle controversie al di sopra dei 5mila euro di valore renderebbe la nostra disciplina compatibile con le indicazioni comunitarie».
Polemico invece Maurizio De Tilla, alla guida dell'Oua, che attacca, parlando esplicitamente di tradimento: «tradito il voto del Congresso nazionale forense di Genova che prevede perentoriamente l'eliminazione dell'obbligatorietà della mediaconciliazione, l'introduzione della necessità dell'assistenza dell'avvocato in tutte le controversie (non solo in quelle di alto valore), l'assenza totale di ricaduta della procedura di mediazione sul successivo giudizio da incardinare davanti al giudice. Ma è stata tradita, anche, la volontà espressa dall'avvocatura (Oua, associazioni forensi, 150 ordini professionali) nelle due manifestazioni pubbliche di Roma e nelle astensioni dalle udienze».
Critiche anche da Aiga e Anf.
La prima sottolinea il fatto che l'intesa non affronta il nodo dell'obbligatorietà della conciliazione, mentre la seconda parla di «maldestro tentativo pre-elettorale di un ministro in palese difficoltà».

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