venerdì, maggio 06, 2011

E' necessario dire la verità!.


L'articolo oggi pubblicato sul sito dell'Ordine Forense di Salerno, che abbiamo riprodotto fedelmente nell'immagine che precede, suscita francamente tanta pena.
Taroccare la verità è sempre un'operazione che richiede un certo pelo sullo stomaco.
Perchè non si dice che all'assemblea di bilancio, di un Ordine professsionale che a Salerno (tra avvocati e praticanti) conta più di 5.000 iscritti, erano presenti dieci persone o poco più?
Da che cosa deriva questa disaffezione per le istituzioni forensi?
Probabilmente dal convincimento che, allo stato, non è possibile fare nulla o cambiare nulla. Dalla sgradevole sensazione che i problemi siano destinati ad incancrenirsi, senza trovare soluzione.
Di chi è la colpa, quantomeno a livello locale, di questo deplorevole stato di cose, che mina alla base la democrazia nell'Ordine?
Forse, e senza forse, la colpa è di chi considera le istituzioni (occupate oramai da più decenni) un proprio feudo personale, magari da poter trasmettere ai propri aventi causa "iure successionis".
La colpa è di chi ha fatto assopire le coscienze, per garantirsi un presente tranquillo ed un futuro radioso, però solo "sibi et sodales".
A questo proposito ci torna alla mente, assai spesso, la drammatica scena del film dedicato all'affondamento del Titanic: mentre i viaggiatori delle cabine di lusso si disputavano i pochi posti sulle scialuppe di salvataggio (peraltro insufficienti), gli uomini dell'equipaggio - vedendo che la nave colava a picco - andarono a chiudere i cancelli della stiva, dove stavano stipati gli emigranti, perchè non dessero fastidio.
Chi ha orecchie per intendere, intenda!
consiglioaperto

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