lunedì, maggio 09, 2011

Mediaconciliazione: continuano le proteste dell'Avvocatura.


Roma (Adnkronos) - L'Organismo Unitario dell'Avvocatura-Oua prosegue con il calendario di iniziative in tutta Italia sulla media conciliazione obbligatoria che culmineranno nell'astensione dalle udienze del 23 giugno.
Il prossimo appuntamento e' mercoledi' a Torino, nell'Aula magna del Palazzo di Giustizia, con un Convegno dal titolo ''La media-conciliazione dopo l'ordinanza del Tar n.3202 del 12 aprile 2011: istruzioni per l'uso''.
Al confronto parteciperanno i presidenti degli Ordini forensi piemontesi, tra cui quello dell'Ordine di Torino, Mario Napoli, il consigliere del Cnf, Enrico Merli, il presidente dell'Ordine di Milano, Paolo Giuggioli e il componente dell'Ordine di Firenze, Gaetano Viciconte.
Per l'Oua interverranno il presidente, Maurizio de Tilla, il tesoriere Domenico Palmas, il componente di giunta Roberto Pozzobon e l'avvocato Giuseppe Garrone.
''Chiediamo al Governo la sospensione immediata del decreto legislativo sulla media-conciliazione obbligatoria, in attesa della decisione della Corte Costituzionale - ribadisce il presidente De Tilla - E attendiamo dal Parlamento la rapida approvazione dei disegni di legge bipartisan che modificano questo istituto nella direzione delle proposte degli avvocati''.
''A Torino illustreremo le conseguenze negative della mediaconciliazione sulla vita di tutti i giorni - spiega De Tilla - descriveremo il percorso che ha portato alla svendita a societa' di capitali di un diritto sancito costituzionalmente e di un servizio pubblico come la giustizia civile, ora privatizzata''.
''Ma allo stesso tempo daremo le 'istruzioni per l'uso' dopo il rinvio del Tar del Lazio alla Corte Costituzionale del decreto legislativo per tutelare i cittadini e la nostra stessa macchina giudiziaria, a partire dalle proposte emerse nella grande manifestazione dell'Adriano, a Roma, il 14 aprile scorso: - prosegue il presidente Oua - presenteremo la questione di incostituzionalita' in tutti i processi ordinari interessati dalla media conciliazione, e infine, seguendo quanto previsto dall'articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, avanzeremo istanze di disapplicazione dell'obbligatorieta'''.
''Ma la protesta continua - ricorda - e il 23 giugno sara' di nuovo sciopero, perche' questo e' un sistema palesemente incostituzionale, che va contro la normativa europea e che limita l'accesso alla giustizia. Il punto fondamentale da eliminare - conclude de Tilla - e' la obbligatorieta' della mediaconciliazione''.

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