martedì, gennaio 15, 2013

Nasce Associazione Nazionale Avvocati Italiani, Presidente è Maurizio de Tilla.

Roma, 14 gen. - (Adnkronos) - Portare avanti la battaglia degli avvocati italiani per la tutela dei valori morali e civili della professione.
Nasce con questo obiettivo l'Associazione nazionale avvocati italiani (Anai) che raccoglie il disagio di professionisti giovani e meno giovani con piu' di cento sedi in tutta Italia.
A presiedere la nuova associazione e' Maurizio De Tilla, ex presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura, i vicepresidenti sono Mario Coluzzi, Claudio Acampora, Stefano Nardini e Michele Riggi; segretario nazionale Domenico Monterisi e il tesoriere Maria Andretta.
''L'Associazione nasce per tutelare i valori morali e civili della professione forense per difendere l'indipendenza, l'autonomia ma soprattutto la dignita' e il decoro dell'avvocato e della sua attivita', duramente messe alla prova con gli ultimi provvedimenti legislativi - ha spiegato De Tilla - Lotteremo contro ogni visione mercantilistica della professione forense e contro le ingerenze dei poteri forti. La campagna mediatica scatenata contro gli avvocati ha fatto parlare a sproposito di casta ma i numeri parlano chiaro: i dati pubblicati dalla cassa forense dicono che la professione si sta impoverendo, di conseguenza si sta svilendo la stessa professionalita' dell'avvocato''. ''Con questa consapevolezza ci batteremo per il rispetto della nostra Costituzione - ha assicurato De Tilla - che vuole non solo un avvocato indipendente e autonomo ma soprattutto l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, principio che puo' essere salvaguardato e tutelato solo con una professione forense degna di questo nome''.
Tra le linee programmatiche dell'Anai la difesa anche giudiziaria dell'assetto territoriale della giustizia, contrastando qualsiasi ipotesi indiscriminata e illegittima di revisione della geografia giudiziaria; la lotta contro qualsiasi legge o regolamento che tenti di reintrodurre l'obbligatorieta' della mediaconciliazione, e ampio ricorso alla mediazione facoltativa, a dimostrazione del fatto che l'avvocato non vuole allungare i tempi processuali o ingolfare inutilmente il sistema giustizia, ma garantire semplicemente che la giustizia faccia il suo corso a tutela dei diritti.
Ancora, l'attuazione di un giusto processo che garantisca la funzione costituzionale dell'avvocato e la tutela dei diritti dei cittadini; la rappresentanza anche sindacale dell'avvocatura con il riconoscimento di parte sociale e con la stipula di contratti collettivi con i dipendenti degli studi professionali; l'attuazione di un processo civile e penale che non ostacoli la difesa del cittadino, eliminando quelle forme illegittime di selezione delle impugnative ma soprattutto eliminando esosi e sproporzionati aumenti dei contributi che di fatto ostacolano l'accesso alla giustizia ai cittadini meno abbienti. Infine, nel programma dell'Anai la promozione di iniziative legislative per introdurre il numero programmato all'Universita' al fine di consentire una forte selezione all'accesso della professione; la difesa dell'autonomia normativa e gestionale della previdenza forense nonche' della natura privata della Cassa forense; iniziative legislative per migliorare la riforma della professione forense.

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