martedì, ottobre 25, 2011

L’OPINIONE: parla Lucio Strazziari, presidente dell’Ordine Forense di Bologna.


“Sbloccare la riforma forense alla camera sarebbe un segnale importante per la classe forense, oberata dalla crisi economica e minacciata da ingiustificate spinte liberistiche che covano sotto la brace.
L’avvocatura chiede qualche certezza, a questo punto. Questa è una settimana determinante: la commissione giustizia deciderà sugli emendamenti.
Come ha avuto modo di sottolineare il presidente Alpa, riteniamo che la riforma forense sia compatibile con i principi della manovra e sarebbe importante che il parlamento desse un segnale, anche se purtroppo ci rendiamo conto che l’avvocatura non è nel mirino dolce della classe politica.
I tempi stringono e la crisi è acuta anche negli ambiti dei mercati professionali considerato “sicuri”.
Tanti colleghi si sono visti recapitare dalle società di assicurazioni lettere fredde e scarne che comunicavano condizioni capestro per proseguire la collaborazione, con la indicazione di tariffe al di sotto del minimo.
Sono convinto che l’abolizione dei minimi abbia giovato ai grandi centri di interessi piuttosto che ai privati cittadini. Credo che sia arrivato il momento che la classe politica assuma le sue responsabilità.
Per conto nostro, cerchiamo di rendere la situazione del foro di Bologna reattiva ed efficiente.
E’ stato ricostituito l’Osservatorio sulla giustizia civile, aperto a capi degli uffici giudiziari ed avvocati, che ha già stilato una serie di protocolli per diffondere prassi virtuose sia nel funzionamento dei servizi, per esempi quelli di cancelleria, che nella interpretazione delle norme.
Il protocollo di carattere generale, per esempio, prescrive che all’interno del fascicolo del processo ci sia un fascicoletto che raccolga in ordine cronologico tutti i verbali.
Si tratta di una intervento minimo eppure sa quanto tempo si risparmia nel cercare un verbale? Abbiamo anche previsto che l’avvocato alleghi alla controparte anche la copia degli allegati alla comparsa, per evitare il passaggio di cancelleria.
Piccole prassi che se sviluppate potranno immettere una buona dose di efficienza. Protocolli tematici sono dedicati al diritto di famiglia, al diritto del lavoro, al processo sommario.
E c’è di più: da febbraio scorso e sino a febbraio prossimo, il Consiglio dell’ordine paga sei collaboratori che fanno supporto al servizio di cancelleria per le attività di deposito atti, richiesta copie visure dei fascicoli.
E questo consente di tenere aperto lo sportello anche due ore il pomeriggio.
Il prossimo progetto è appena abbozzato: per iniziativa del sindaco, operatori e parti sociali si sono riuniti il 14 ottobre scorso per costituire un gruppo di lavoro che studi iniziative per reperire risorse da finalizzare al rafforzamento del sistema giustizia.
L’avvocatura bolognese farà la sua parte”.

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