lunedì, settembre 24, 2012

Cassa forense, redditi avvocati in picchiata: il 37,5% sotto i 16mila euro.

Dalle analisi di Cassa forense sui redditi 2010 dei propri iscritti esce “un pesante segno meno”.  Dal 2007 al 2010 il valore reale del reddito ha registrato una flessione di oltre l’11%, passando da 54.180 a 47.822 euro. E le sperequazioni interne alla categoria sono fortissime: il 93,5% del reddito è appannaggio del 62,5% degli avvocati, mentre il restante 37,5 (costituito dai nuovi entranti) si accontenta delle briciole, con un reddito che non raggiunge i 16 mila euro l’anno. E non finisce qui, l'abolizione delle tariffe, secondo alcune stime, infatti, potrebbe deprimere i redditi di un altro 30%.
Il calo del 2010
Nel 2010, il reddito medio annuo degli avvocati iscritti a Cassa (riferito alle dichiarazioni pervenute al 31/10/2011) si è attestato sui 47.822 euro, un ‐2% rispetto all’importo del 2009, pari ai 48.805 euro. Il dato peggiora se si guarda al reddito medio annuo rivalutato, che ha perso il 3,5% passando da 49.586 euro del 2009 ai 47.822 euro dell’anno passato.
Il periodo 2007 – 2010
Se poi si allarga la finestra temporale delle rilevazioni la situazione critica dell’Avvocatura emerge ancor più chiaramente. Dal 2007 al 2010, il reddito medio annuo dei professionisti è sceso di quasi il 7%, passando dai 51.314 ai 47.882 euro. La situazione è ancora più preoccupante se si guarda al valore reale del reddito, che fa registrare una flessione di oltre l’11%, passando dai 54.180 ai 47.822 euro.
Una forte disparità interna alla categoria
Andando a guardare i dati nel dettaglio viene fuori una forte dicotomia all’interno della professione. Nel 2010, il monte reddito degli avvocati iscritti a Cassa si è attestato sui 7.351.474.677 euro (totale dichiarazioni pervenute 153.727 su 156.934 professionisti iscritti alla Cassa). Di questo, il 93,5% (cioè 6.877.532.957 euro) è nelle mani del 62,5% degli avvocati. Il 37,5 si spartisce l’esiguo resto della fetta, registrando un reddito medio annuo inferiore ai 16 mila euro.
Penalizzati i giovani
A farne le spese sono i nuovi entranti. Per i giovani professionisti tra i 24 e i 29 anni, infatti, il reddito medio è pari a 15.333 euro all’anno; mentre gli avvocati nella fascia tra i 60 e i 64 anni guadagnano di più con 102.364 euro all’anno. Le donne, poi, nel 2010 hanno registrato mediamente un reddito molto più basso degli uomini, 27.542 euro contro 62.583 euro.
Sud fanalino di coda
Geograficamente parlando, il reddito medio dichiarato dagli avvocati iscritti a Cassa nel 2010 è di 59.863 euro al nord (62.349 euro nel 2009, un – 4%), 51.609 euro al centro (53.752 euro nel 2009, un – 4%) e 31.901 euro al sud (33.226 euro nel 2009, un ‐ 4%). La regione che dichiara di più è l’Alto Adige con 78.808 euro, quella che dichiara di meno la Calabria con 24.237 euro.
Milano resta regina del foro
Anche le grandi città risentono della crisi. Se Milano continua a essere la regina del foro con un monte redditi complessivo di 90.368 euro medie annue, registra tuttavia un ‐0,6% rispetto al 2009 e un ‐8,3% nell’ultimo triennio. Lo stesso per le altre metropoli: Roma con 68.160 euro (‐3,5%, ‐ 6,2% nell’ultimo triennio); Napoli con 42.822 euro (‐0,3%, ‐ 12,1% nell’ultimo triennio); Bari con 32.979 euro (‐2,8%, ‐ 8,1% nell’ultimo triennio).

Nessun commento: