mercoledì, aprile 04, 2012
Riforma forense: la Camera riapre la discussione sulla proposta di legge (comunicato del CNF).
Ritorna all’esame della commissione giustizia della Camera la riforma della professione forense. Dopo che Pdl e Pd hanno chiesto di reinserire l’AC 3900 all’ordine del giorno dei lavori, interrompendo una ingiustificata pausa su una riforma così importante già votata dal senato, tutti i gruppi parlamentari hanno chiesto nell’ambito dell’ufficio di presidenza della commissione giustizia la fissazione di un nuovo termine per la presentazione di ulteriori emendamenti.
Nella seduta di ieri il termine è stato fissato al 27 aprile, ore 11.00.
La questione che anche la commissione giustizia vuole affrontare è la verifica del testo della proposta di legge alla luce degli interventi di supposta “liberalizzazione”.
L’intenzione dei partiti di maggioranza di andare avanti sulla riforma è confermata dalle uscite ufficiali che Pd e Pdl hanno fatto alla fine della scorsa settimana.
Il Pd in un comunicato stampa, adottato all’esito della Conferenza nazionale sulla giustizia scorso, proprio con specifico riferimento alla riforma dell’avvocatura, ha avuto modo di sottolineare la propria intenzione di andare avanti con decisione sulla riforma con legge ordinaria, per difendere l’autonomia e la indipendenza della professione forense.
Il Pdl è intervenuto sabato sottolineando come sul tema occorra un serio confronto con il governo, che finora è stato impedito a causa del ricorso alla decretazione d'urgenza.
L’insufficienza dell’articolo 9 del decreto Cresci-Italia (intervenuto su tariffe, tirocinio, etc.) peraltro, era stata già ampiamente sottolineata dalle commissioni giustizia di Senato e Camera che, nei rispettivi pareri di febbraio e marzo, aveva espresso rilevanti critiche.
L’avvocatura per parte sua, nel rispetto del prezioso lavoro del Parlamento, è disponibile a fornire ogni contributo utile in vista di una riforma necessaria che rispetti il ruolo costituzionale dell’avvocato. Per questo il Cnf, facendo anche seguito a una delle mozioni approvate al Congresso straordinario di Milano, ha convocato per il 12 aprile il tavolo con le rappresentanze istituzionali e associative dell’avvocatura.
“Prendiamo atto con soddisfazione che i due principali partiti di maggioranza hanno preso posizione ufficiale sulla necessità di una legge. Si tratta di un segno di rispetto riguardo la funzione di difesa, rispetto necessario che il Cnf apprezza”, dichiara il consigliere segretario Andrea Mascherin. “Auspichiamo che anche gli altri partiti condividano questa valutazione circa il ruolo dell’avvocatura; abbiamo accolto positivamente la notizia che tutti i gruppi hanno chiesto la fissazione di un termine ulteriore degli emendamenti. Riteniamo importante che su questa riforma così delicata, che coinvolge i diritti dei cittadini, la discussione sia trasversale e serena e che la riforma sia il più condivisa possibile. Ci auguriamo che la calendarizzazione in aula avvenga presto e che la riforma venga varata quanto prima. Il Cnf e l’avvocatura tutta daranno il massimo contributo per il raggiungimento di questo risultato fermo restando il rispetto del ruolo del Parlamento, che è sovrano in questa materia”.
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