Domani, a quanto pare, si terrà una folcloristica manifestazione del personale di cancelleria del Tribunale di salerno.
Io ci sarò Egregio Presidente, e sarebbe opportuna anche una Sua presenza, non tanto come vorrebbe qualche “trombettiere” per esprimere a questi dipendenti la solidarietà del “libero foro”, ma perchè questa potrebbe essere l’occasione (per usare un’espressione a Lei cara) per “dirci tutte le verità”.
Ebbene la verità è che, da tempo, i dipendenti degli uffici giudiziari hanno assunto un atteggiamento arrogante ed ostile nei confronti degli avvocati che, loro malgrado, sono costretti a praticare gli uffici per guadagnarsi il pane e che – molto scorrettamente – vengono trattati a “calci in faccia”!
Diciamole tutte le verità!
La cancelleria della sezione lavoro è da sempre collassata, solo che la situazione è precipitata da quando una “grossa” funzionaria, che già aveva dato prova di sé alla volontaria giurisidizione, è arrivata a dirigire l’ufficio ed ha imposto (..ante omnia!) la vessatoria misura di esclusione degli avvocati dalle cancellerie, costringendo gli stessi ad estenuanti file dinanzi ad una porta chiusa.
Non si tratta di una novità perché, come Lei sa bene, già tempo fa il personale aveva (unilateralmente) adottato siffatta condotta illegittima e vessatoria, solo che allora qualcuno aveva avuto mente e cuore per alzare la voce e “sbloccare” - con le maniere spiccie - la situazione.
Poi abbiamo avuto la ventenza della “sicurezza sul lavoro”, francamente ridicola e pretestuosa laddove si ritenga che questi signori l’unico “rischio” che corrono sul lavoro è quello d’ingrassare per lo scarso movimento.
La conseguenza, però, era ed è grave: il pericolo di una altro smembramento degli uffici, con il trasferimento della Corte d’Appello Civile al di fuori del palazzo di Corso Garibaldi.
Se tutto questo è vero, come è vero, ci fanno male le posizioni di comodo e le facili “solidarietà” trai vertici, quando poi i prezzi di queste operazioni di facciata li hanno pagati e li pagano i Colleghi.
Diciamoci tutte le verita, ma soprattutto diciamole a chi ingiustamente ci è ostile, facendoci colpa di fare il nostro lavoro.
I miei migliori saluti.
Salerno, lì 27 marzo 2007.
Avv. Giuseppe Celia
(trasmesso a mezzo fax all’avv. Montera alle ore 19,35).
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