domenica, marzo 11, 2007

Controriforma ordinamento giudiziario: il plauso dell'ANM



Pubblichiamo il testo integrale del comunicato diffuso dall'Associazione Nazionale Magistrati a proposito del ddl approvato dal Consiglio dei Ministri del 7 marzo, su proposta dell'ineffabile Guardasigilli Mastella.

In un ampio ed analitico documento del gennaio di quest'anno - che è stato presentato e discusso in tutte le assemblee per l'inaugurazione dell'anno giudiziario - l'Associazione nazionale magistrati ha già espresso meditate osservazioni e valutazioni sulle proposte del Ministro della Giustizia, Sen. Clemente Mastella in tema di ordinamento giudiziario.

Oggi - di fronte al testo del disegno di legge sull'ordinamento, approvato dal Consiglio dei Ministri - l'Associazione rinnova un giudizio di fondo complessivamente positivo sull'impianto del nuovo ordinamento ed in particolare sulle soluzioni proposte in tema di valutazioni quadriennali di professionalità di tutti magistrati, di temporaneità di tutti gli incarichi di direzione, di separazione delle funzioni ( e non delle carriere) dei giudici e dei magistrati del pubblico ministero.

Il disegno di legge prevede indubbiamente scelte impegnative ed onerose per i magistrati.

Ma la magistratura italiana - che in questi anni ha sempre affermato di volere una vera riforma dell'ordinamento giudiziario – è pronta a ragionare con spirito aperto e costruttivo della legge proposta perché siano cancellate le norme più negative, dannose e mortificanti della controriforma Castelli e si possa finalmente dar vita ad un moderno statuto del giudice e del pubblico ministero all'altezza delle esigenze della nostra società.

Al tempo stesso l'Associazione nazionale magistrati - nel dare atto al Ministro della Giustizia di aver sin qui operato con coerenza e determinazione per una effettiva soluzione dei non facili problemi dell'ordinamento giudiziario – sente il dovere di ricordare al Parlamento che è ormai vicina la scadenza del 31 luglio 2007 (data in cui cessa la temporanea sospensione del decreto Castelli sulla carriera) e che se per quella data il ddl Mastella non sarà stato approvato si produrranno gli effetti negativi e paralizzanti dell'organizzazione giudiziaria più volte denunciati dall'ANM ed autorevolmente rappresentati dal CSM.




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