venerdì, agosto 26, 2011

Oua: meglio tagliare le sezioni distaccate che i "tribunalini".


L’Organismo unitario dell’avvocatura prende posizione circa l’ipotesi chiusura dei tribunali con meno di 15 magistrati.
In una lettera al Guardasigilli Francesco Nitto Palma, il presidente dell’Oua Maurizio de Tilla, avanza una proposta alternativa che definisce di “revisione della geografia giudiziaria”, a partire dalla soppressione delle sedi distaccate con alcune eccezioni, per rendere “più efficiente il sistema giudiziario senza colpire i diritti dei cittadini”.
“È sbagliato – attacca De Tilla – tagliare i tribunali minori secondo logiche ragionieristiche, pressati dalla grave situazione economica: queste realtà sono innanzitutto presidio di legalità soprattutto in zone con gravi problemi di criminalità organizzata”, aggiungendo che “è però necessario rivedere complessivamente la geografia giudiziaria a partire da una revisione delle sezioni distaccate: ce ne sono più di 200 e alcune sono del tutto improduttive, altre non servono a niente visto che sono a ridosso dei tribunali”.
Secondo de Tilla, servono soluzioni “che mantengano il più possibile inalterata l’attuale dislocazione degli Uffici di primo grado. Ogni indagine sul punto deve avvenire con la collaborazione dell’avvocatura territoriale, unica in grado di fornire indicazioni certe sulle realtà locali”.
“Quelli che attualmente sono impropriamente definiti piccoli tribunali, sono quelli nei quali il cittadino trova attenzione ai suoi problemi e una discreta celerità nella loro soluzione. Una nuova geografia giudiziaria può trovare attuazione, non tanto con la generalizzata soppressione di tribunali non capoluogo di provincia o che non rispettano un numero minimo di magistrati, ma piuttosto con una equa ridistribuzione del territorio tra gli esistenti Uffici di Primo Grado, anche nello spirito della legge istitutiva dei Tribunali Metropolitani. Ciò consentirebbe anche di mantenere quel presidio di legalità che costituisce un patrimonio non disperdibile”.

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