lunedì, giugno 17, 2013

Mediazione Obbligatoria: Alpa esprime sconcerto per la reintroduzione.

Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, ha inviato oggi una lettera esprimendo "sconcerto" al ministro guardasigilli per la reintroduzione della obbligatorietà della mediazione.
Nella lettera inviata oggi dal CNF, a firma del Presidente Guido Alpa, in merito alle misure per l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile, contenute nel decreto legge “del fare”, approvato sabato dal Consiglio dei Ministri, alla Cancellieri si chiede un incontro il prima possibile, tra Consiglio Nazionale Forense, i presidenti dei 26 Ordini forensi distrettuali in rappresentanza del territorio, Oua, e la stessa Cancellieri, per ripristinare un confronto sui necessari e organici interventi in materia di giustizia.
Delle norme in materia di giustizia, evidenzia la lettera, si è appreso da fonti esterne al dicastero, nonostante la circostanza che “solo pochi giorni or sono nel corso degli incontri svoltisi con le rappresentanze istituzionali ed associative dell’Avvocatura il ministro stesso aveva comunicato l’intenzione di procedere in materia attraverso la necessaria consultazione di tutti i soggetti che partecipano al funzionamento della macchina processuale”.
Il CNF ribadisce innanzitutto la propria contrarietà al solito metodo adottato dai Governi via via succedutisi, di intervenire con decretazione d’urgenza sulla giurisdizione e sull’accesso dei cittadini alla giustizia; e senza un preventivo confronto con la Istituzione che rappresenta coloro che esercitano il ministero della difesa.
Consultazione peraltro legislativamente prevista dall’articolo 35, comma 1 lettera q della legge 247/2013.
Quanto al merito del provvedimento, la lettera individua i punti che sollevano “forti criticità”, riservandosi di portare all’incontro un documento dettagliato con le modifiche necessarie e le ulteriori proposte, visto che la buona amministrazione del servizio giustizia è un obiettivo sentito da tutta l’Avvocatura.
La lettera critica l’utilizzo della decretazione d’urgenza in una materia coperta da riserva assoluta di legge. Evidenzia inoltre che la declaratoria di incostituzionalità da parte della Consulta, per eccesso di delega delle precedenti norme, ha assorbito logicamente e giuridicamente, ma non certo ha ritenuto infondati, gli altri vizi sollevati dalle numerose ordinanze di rimessione, relativi alla obbligatorietà, onerosità, assenza di garanzie circa la preparazione dei mediatori.
“Non risolve il problema l'iscrizione di diritto degli avvocati nel registro dei mediatori”, chiarisce la lettera.

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