lunedì, maggio 06, 2013

Parametri forensi: il Cnf approva le tabelle.

 
Via libera all’approvazione della proposta sui parametri forensi da parte del Cnf, che sarà ora inviata al ministero della Giustizia.
La prima riunione plenaria, a Roma, con tutte le componenti dell’Avvocatura - 120 ordini, le Unioni, la Cassa forense, l’Oua e le Associazioni - dopo l’approvazione della riforma forense, ha fornito chiarimenti anche sul procedimento disciplinare e annunciato l’intervento nel giudizio sulla legittimità della revisione della geografia giudiziaria davanti alla Consulta.
Per il presidente Guido Alpa “Il nuovo ordinamento professionale forense apre una nuova stagione per l’Avvocatura”. “Anche grazie alle nuove disposizioni – ha detto Alpa -, gli avvocati potranno contribuire fattivamente alla crescita economica del Paese attraverso la propria attività professionale. Ci auguriamo che il rapporto con il nuovo Governo sia fattivo e proficuo. L’Avvocatura ha già offerto la sua collaborazione nel rispetto del suo ruolo nella giurisdizione e nei rapporti economici e sociali ”.
La proposta del Cnf, illustrata dal consigliere Aldo Morlino supera il decreto Parametri 140/2012 (assunto sulla base del decreto Cresci-Italia e impugnato davanti al Tar del Lazio per eccesso di potere) in relazione non solo “agli ingiustificati abbattimenti dei compensi” che, sempre secondo gli avvocati, “giungono fino alla metà per le attività di difesa previste dalla legge a carico dei legali, senza contare che il Dm 140 non aveva applicato per intero neanche l’indice Istat 2009/2012”; ma dovrebbero sopperire anche a “gravi lacune” che il Cnf aveva già segnalato in diverse note inviate a Via Arenula.
Pronte dunque le Tabelle Parametri per il civile corrispondenti ciascuna al tipo di procedimento/giudizio - comprese la materia stragiudiziale, la mediazione, le procedure concorsuali, quelle arbitrali, i processi amministrativi e tributari, i processi davanti alle giurisdizioni superiori - e una per il penale.
Gli scaglioni di valore, diversamente dal Dm 140, sono corrispondenti a quelli previsti dal ministero della giustizia per la determinazione del contributo unificato, “con una semplificazione evidente per gli operatori”. Parte integrante della proposta è poi la parte normativa per il civile- penale- stragiudiziale.
Obiettivo del Cnf ispirarsi ai principi di “semplificazione, trasparenza e equità” in modo da creare uno strumento di “facile e immediata consultazione per gli operatori del diritto e per i cittadini che potranno avere uno strumento di immediato orientamento”.

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