martedì, marzo 26, 2013

Soppressione Tribunali: per il CNF serve una proroga.

 
Il Consiglio nazionale forense ha inviato una lettera al ministro della Giustizia affinché, con il Parlamento, provveda a una congrua proroga del termine di entrata in vigore del decreto legislativo n. 155/2012 con la soppressione di 31 tribunali e 220 sedi distaccate.
La richiesta è stata avanzata formalmente , dopo valutazione attenta, nella seduta amministrativa di venerdì 22 marzo, dei possibili scenari conseguenti ai numerosi ricorsi di incostituzionalità della normativa che pendono dinanzi alla Corte Costituzionale.
Questioni d’opportunità, dunque, suggerirebbero di attendere gli esiti dei giudizi costituzionali per evitare possibili, se non addirittura probabili, impasse istituzionali; e, nel frattempo, di promuovere un progetto di revisione della geografia giudiziaria che garantisca il pieno esercizio della funzione giurisdizionale.
Il Cnf ricorda infatti che l’8 ottobre 2013, cioé appena poco più di 20 giorni dopo l’entrata in vigore della soppressione delle sedi giudiziarie, sarà discussa davanti alla Consulta la questione di legittimità del decreto legislativo 155/2012, sollevato dal Tribunale di Pinerolo, prima di una nutrita serie di questioni pendenti presso la Consulta.
 Anche i giudici del lavoro stanno affrontando numerosi ricorsi da parte di dipendenti amministrativi contro le procedura di interpello.
Mentre, dunque, vi sono molte questioni pendenti davanti ai giudici di merito e di legittimità, “circostanza ancor più discutibili e grave”, vengono autorizzati trasferimenti di giudici togati dagli uffici sopprimendi ad altre sedi extradistrettuali.
Un’accelerazione che il CNF censura, condividendo preoccupazione e disagio che affligge gli operatori di giustizia e i cittadini dei territori interessati: “In questo modo, da un lato l’accesso alla giurisdizione viene compromesso ben prima delle soppressioni e, dall’altro, si calpesta il diritto dei cittadini di quelle circoscrizioni ai servizi loro dovuti”.

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