venerdì, marzo 08, 2013

ANF: AVVOCATI ITALIANI CHIEDONO NUOVI PARAMETRI DEI COMPENSI OGGI.

 
(AGENPARL) - Roma, 07 mar - “Gli avvocati aspettano da mesi la pubblicazione del nuovo Decreto ministeriale sui parametri. Per molti di essi la realtà di ogni giorno è sempre più difficile perché nei tribunali italiani un gran numero di professionisti, giovani e non, sta lavorando per poche decine di euro. Il Ministero della Giustizia dia il via libera al Dm già concordato con l'avvocatura a novembre. E il CNF intervenga affinchè si sblocchi questa situazione. Lo stallo è inaccettabile, così come l'attesa per l'iter previsto dalla nuova legge forense: otto mesi, un anno? Non è prevedibile, vista anche l'attuale e confusa situazione politica nel Paese ”.
Lo dichiara il segretario generale dell'Associazione Nazionale Forense Ester Perifano, rivolgendosi al ministro Severino e al presidente del Cnf, Guido Alpa.
"L'approvazione della nuova riforma forense - aggiunge - non può essere il pretesto per bloccare questo iter, anzi, è opportuno ribadirlo, l’avvocatura e il Ministro Severino avevano già trovato nel mese di novembre un ‘gentlemen’s agreement’ sui nuovi parametri da introdurre. Il Ministero, quindi, era disponibile ad apportare le modifiche concordate, ma il CNF avrebbe dovuto “ratificare” l’accordo, prestare il proprio consenso alle modifiche e quindi si sarebbe potuto procedere alla pubblicazione del decreto. Ma nulla. Sono passati mesi, e altrettanti rischiano di passare: a causa di questa situazione in stand-by molti avvocati sono realmente in difficoltà, perché in alcuni casi, come ad esempio per i precetti, i parametri che vengono attualmente utilizzati sono al limite della elemosina".
“L’avvocatura – conclude Perifano - non può essere tenuta in ostaggio dall’intransigenza del Cnf nell'interpretare le applicazioni della nuova legge forense e neppure dall’inazione del ministero di via Arenula: così si procrastinano a tempo indeterminato le modifiche e aumentano drammaticamente i problemi, il tutto a scapito degli interessi degli avvocati”.

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