mercoledì, marzo 07, 2012

Da Oua ok a dialogo su riforma processo civile. Forti perplessità su introduzione appello cassatorio.


ROMA - L`Organismo Unitario dell`Avvocatura, con una nota, ha espresso "plauso all`apertura di dialogo del Ministero della Giustizia" sul processo civile "ma esprime perplessità sulla modifica dell`appello da devolutivo a cassatorio".

«Siamo contrari - è scritto in una nota- alla proposta avanzata dal CSM per la introduzione di nuovi filtri a scapito del diritto di difesa dei cittadini. Siamo disponibili ad aprire un confronto serio sulla revisione costituzionale dell`art. 111 settimo comma della Costituzione, ma crediamo che sia inaccettabile che si possano limitare i motivi di appello. In altri termini, il CSM propone di modulare la proposizione dei motivi di appello civili sulla falsariga dei motivi di Cassazione così da limitare un nuovo giudizio sugli stessi atti ed indirizzarlo su più precise contestazioni della sentenza.È evidente il nostro dissenso a tale proposta che riduce i diritti dei cittadini e da conferisce forte rilevanza alla sentenza di primo grado.

«In Italia - ha affermato il presidente de Tilla - si pensa alla giustizia sempre con una sola ottica: ridurre la possibilità per i cittadini per dare garanzie per la tutela dei diritti. È la logica delle proposte emergenziali, è la sconfitta di un progetto serio e riformatore per il nostro Paese. Eppure, gli avvocati da mesi avanzano proposte proprio per ridurre il contenzioso, la lunghezza, quindi, dei processi, ed evitare di avere una mole di arretrato spaventoso, tanto con il Decalogo dell'Oua, così come con il Patto per la Giustizia e i Cittadini, firmato da tutti gli operatori del settore: l'estensione delle prassi virtuose, del processo telematico, l'autogestione delle risorse e degli uffici giudiziari, il ricorso ai manager, la riforma della magistratura laica, l'eliminazione dell'obbligatorieta' della mediaconciliazione, l'istituzione dei tribunali tecnologici"

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