martedì, marzo 01, 2011
Rottamazione giustizia civile: Anm contro gli ausiliari a gettone.
Un timido passo del tutto provvisorio e insoddisfacente. È questo il verdetto dell'Anm sul disegno di legge del Governo per l'efficienza del processo civile.
Per l'Associazione magistrati, la previsione della redazione da parte dei capi degli uffici di un programma per la gestione del contenzioso civile pendente con l'indicazione degli obiettivi e delle priorità è certamente condivisibile. Analogamente, per i magistrati è apprezzabile la disposizione che consente stabilmente ai capi degli uffici giudiziari la stipula di apposite convenzioni con le facoltà universitarie di Giurisprudenza, le scuole di specializzazione per le professioni legali e i consigli degli ordini degli avvocati per la realizzazione dell'ufficio del giudice.
Forti perplessità destano, invece, le disposizioni sulla motivazione a richiesta e sulla necessità della parte di presentare un'istanza di trattazione entro un termine perentorio, pena l'estinzione della procedura.
Si tratta di previsioni che non consentiranno un'effettiva riduzione dei tempi di definizione delle controversie, essendo ampiamente prevedibile che la quasi totalità degli interessati avanzerà entrambe le richieste e che rischiano comunque di determinare solo un aggravio per i cittadini che attendono una decisione ormai da lunghi anni.
Appare, infine, discutibile la introduzione di un giudice ausiliario per la definizione delle cause più risalenti, in assenza di un'organica riforma della magistratura onoraria, con il rischio di introdurre un'ulteriore, anomala e indefinita, figura professionale.
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