giovedì, marzo 03, 2011
Giustizia: Consiglio Ministri straordinario per riforma il prossimo 10/3.
ROMA (ANSA) - Si terra' giovedi' prossimo, 10 marzo, il Consiglio dei ministri straordinario per varare la riforma costituzionale della giustizia. La data - secondo quanto si e' appreso - e' stata decisa stamane, nel corso della riunione dei ministri a Palazzo Chigi.
La fissazione del Cdm straordinario alle 9.30 di giovedi' prossimo e' arrivata dopo che il Guardasigilli Angelino Alfano ha riferito sugli aggiornamenti fatti al ddl di riforma costituzionale nel corso di incontri avuti sia con la Lega sia con i 'tecnici' della giustizia del Pdl riuniti ieri alla Camera. Separazione delle carriere di giudici e Pm; Csm diviso in due (uno per i Pm l'altro per i giudici); Alta Corte di disciplina esterna a Palazzo dei Marescialli; principio di responsabilita' dei magistrati in Costituzione; inappellabilita' delle sentenze di assoluzione: questi i capisaldi della riforma confermati nel corso delle riunioni di questa settimana.
Rispetto a ipotesi piu' radicali circolate negli ultimi giorni, il Guardasigilli ha ieri assicurato che su alcuni punti non si interverra' con mano pesante: l'obbligatorieta' dell'azione penale restera' (''non c'e' alcuna possibilita' che l'articolo 112 della Costituzione sia cancellato'') anche se - ha aggiunto - ''stiamo valutando se intervenire con legge ordinaria per regolamentarne le modalita'''.
Nessun intervento sulla Corte Costituzionale o su eventuali maggioranze qualificate cui aveva fatto riferimento lo stesso premier Berlusconi per dichiarare l'illegittimita' di una legge (''non se ne e' parlato e - ha specificato Alfano - non faceva parte della mia relazione'').
Infine, niente presidenza del Csm dei Pm affidata al ministro della Giustizia (''da parte mia questa e' un'ipotesi esclusa'') ma la possibilita' che questa vada al Procuratore generale della Cassazione o al Presidente della Repubblica, oppure a un procuratore generale 'ad hoc' votato dal Parlamento.
Alcuni nodi devono essere ancora definitivamente sciolti prima del Cdm della prossima settimana.
Le diverse ipotesi in campo che per Alfano ''hanno tutte diritto di cittadinanza'' riguardano in particolare la composizione dei due Csm (un terzo 'togati' e due terzi 'laici' oppure meta' e meta'?) e la maggiore partecipazione del popolo all'amministrazione della giustizia richiesta dalla Lega.
Su quest'ultimo punto si sta valutando la modifica dell'art. 106 della Costituzione in modo da prevedere la nomina elettiva di magistrati onorari alle funzioni di pm, ma anche l'eventuale elezione dei capi degli uffici giudiziari, sempre per andare incontro alle richieste del Carroccio.
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