martedì, ottobre 26, 2010

RECIDIVA REITERATA: CONFIGURABILITÀ E APPLICABILITÀ DEI RELATIVI EFFETTI.


Cassazione, Sezioni unite penali, 5 ottobre 2010, n. 35738

1. La recidiva reiterata di cui all’art. 99 c.p., comma 4, opera quale circostanza aggravante facoltativa, nel senso che è consentito al giudice escluderla ove non la ritenga in concreto espressione di maggior colpevolezza o pericolosità sociale del reo.
2. Dall’esclusione deriva la sua ininfluenza non solo sulla determinazione della pena ma anche sugli ulteriori effetti commisurativi della sanzione costituiti dal divieto del giudizio di prevalenza delle circostanze attenuanti di cui all’art. 69 c.p., comma 4, dal limite minimo di aumento della pena per il cumulo formale di cui all’art. 81 c.p., comma 4, dall’inibizione all’accesso al “patteggiamento allargato” ed alla relativa riduzione premiale di cui all’art. 444 c.p.p., comma 1 bis.

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