lunedì, ottobre 25, 2010

Berselli: entro il 5 novembre il voto definitivo sulla riforma dell'ordinamento dell'avvocatura. In arrivo una legge sulle opposizioni.


BARI. Il 4 o al massimo il 5 novembre il via libera definitivo del Senato alla riforma dell'ordinamento professionale degli avvocati.
Presto in porto, poi, il Ddl per far valere il legittimo impedimento in favore delle avvocati madri che non possono presentarsi in udienza.
Entro un mese la leggina in grado di prevenire le rottamazioni di massa delle opposizioni ai decreti ingiuntivi come conseguenza della sentenza delle sezioni unite civili della cassazione che ha dimezzato i termini.
Non è il libro dei sogni degli avvocati italiani, ma sono gli impegni presi dal presidente della commissione Giustizia al Senato Filippo Berselli in occasione del Congresso straordinario dell'Aiga che si chiuderà oggi a Bari.
Una due giorni per presentare le richieste dei giovani legali, convinti di essere spesso penalizzati.
«Ci auguriamo che diventi effettivamente operativa la norma che prevede il compenso per i praticanti, come lo è in altri paesi - afferma il presidente dell'Aiga Giuseppe Sileci –; allo stesso modo siamo contrari alla mediazione ante causam, ma vorremmo puntare su quella endoprocessuale, forti della considerazione che la metà dei giudizi civili si definisce con un provvedimento diverso dalla sentenza. Per finire - chiude il vertice dell'Aiga - vorremmo autenticare le firme, un'operazione che fanno anche i dipendenti comunali».
Nella prima giornata, dedicata al processo penale e civile, ha comunque ancora una volta tenuto banco la riforma della professione.
A gettare qualche ombra sui tempi di approvazione ci ha pensato il componente della commissione giustizia del Pd Lanfranco Tenaglia, che bolla lo statuto tanto caro agli avvocati come una riforma che non è neanche partita: «È un guazzabuglio, in cui si sono salvati quattro emendamenti su 60. È dunque impossibile - sostiene l'onorevole - evitare un altro ritorno in commissione, per una riforma che è stata costantemente sorpassata da altre».
Arriva però il conforto di Berselli che, per provare la priorità dell'impegno, elenca alla platea giorni e ore della marcia di avvicinamento verso l'approvazione definitiva del 5.
Anche se, avverte, la riforma non basterà a risolvere i problemi degli avvocati. La formula vincente starebbe infatti in un combinato disposto con il numero chiuso all'università.
Il pollice verso dei giovani avvocati si unisce a quello del Cnf e dell'Oua per condannare il via libera all'iscrizione all'albo degli avvocati che svolgono anche attività privata.

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