giovedì, luglio 08, 2010

Manovra Governo vuole distruggere la giustizia civile.


COMUNICATO STAMPA

MANOVRA ECONOMICA, EMENDAMENTO DEL GOVERNO PER RIDURRE IL CONTENZIOSO PENDENTE NELLA GIUSTIZIA CIVILE.

MAURIZIO DE TILLA, OUA: INACCETTABILE, CON QUESTA PROPOSTA IL GOVERNO DEMOLISCE LA GIUSTIZIA ITALIANA

Oggi al Senato è stato presentato dal Governo un emendamento (48 bis) dal titolo: “Interventi urgenti per il rilancio della competitività attraverso la riduzione del contenzioso civile pendente”.
Una proposta che prevede una contingentazione dei tempi da parte dei presidenti dei Tribunali e delle Corti di Appello attraverso un programma di riduzione del contenzioso civile pendente e per l’attuazione nel settore civile del principio di ragionevole durata del processo.
Si conferisce al capo dell’ufficio giudiziario l’attuazione di un albo di ausiliari di cui si potrà avvalere il giudice per una più rapida definizione della controversia.
Gli ausiliari potranno essere: avvocati con almeno cinque anni di iscrizione all’albo, giudici onorari (anche se cessati dal servizio, ma da non più di cinque anni) notai, anche collocati a riposo; avvocati dello stato, magistrati ordinari, contabili e amministrativi a riposo. Docenti e ricercatori universitari di materie giuridiche, anche a riposo. Immediate e dure le reazioni dell’avvocatura.

Per il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Maurizio de Tilla, stiamo assistendo ad una vera e propria “demolizione della giustizia italiana”: «Con questo emendamento – spiega - si colpisce ulteriormente il nostro sistema giudiziario sottraendo ai magistrati parte del contenzioso civile pendente e affidandolo a diverse figure professionali. Questi ausiliari potranno essere: avvocati con almeno cinque anni di iscrizione all’albo, giudici onorari (anche se cessati dal servizio, ma da non più di cinque anni) notai, anche collocati a riposo; avvocati dello stato, magistrati ordinari, contabili e amministrativi a riposo. Professori e ricercatori universitari di materie giuridiche, anche a riposo. L’ennesima scelta basata sulla filosofia dell’emergenza e della compressione dei diritti dei cittadini.
Il progetto è ormai chiaro e si basa su tre motori di demolizione del sistema-giustizia, il primo è stata l’approvazione della media-conciliazione con le modalità che abbiamo lungamente contestato in questi mesi, il secondo è la proposta avanzata dal ministro Alfano la settimana scorsa di affidare ai notai la materia delle separazioni coniugali; il terzo è l’emendamento alla manovra economica presentato oggi alla commissione attività produttive del Senato».

«L’avvocatura italiana –conclude de Tilla - già in stato di agitazione, ha indetto una settimana di protesta dal 10 al 16 di ottobre. Ma già nei prossimi giorni avvieremo ulteriori iniziative per contrastare l’approvazione di questo emendamento che danneggia in modo inequivocabile il funzionamento della nostra giustizia»

Roma, 7 luglio 2010

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