martedì, maggio 26, 2009
OUA: LA MODIFICA AL FILTRO IN CASSAZIONE È SOLO UN LIFTING, ANCHE LA NUOVA PREVISIONE DEL PROCEDIMENTO “CORTO” È INCOSTITUZIONALE.
L’assemblea dell’Oua ha approvato un documento sul filtro in Cassazione previsto nella riforma del processo civile in discussione al Senato.
Permane il giudizio negativo degli avvocati, che propongono alcuni emendamenti migliorativi.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, ha così spiegato le ragioni di questa iniziativa: «Il testo di riforma del processo civile trasmesso dalla Camera al Senato poteva essere considerato un primo passo di riforma processuale se non si fosse insistito nella previsione di un filtro in cassazione, sia pure accorciato e limitato nelle fattispecie indicate.
L’Oua ritiene che anche tale “filtro corto” configge con il dettato dell’art. 111 (comma 7 cost.)
La generica discrezionalità attribuita alla Corte Suprema nella definizione di un ricorso ammissibile o inammissibile finisce per vanificare la norma costituzionale.
La discrezionalità riguarda – nella previsione del “filtro corto” – la presenza di una “conforme giurisprudenza” non facilmente decifrabile e i principi informatori del giusto processo che non sono appropriatamente definiti.
Il testo sia pure migliorato non elimina, inoltre, la confusione tra ammissibilità ed infondatezza che cancella i principi informatori del processo, come hanno ribadito in più occasioni i giuristi esperti processualisti interpellati dall’avvocatura».
Della miniriforma del processo civile, l’Oua parlerà in un Convegno che si terrà a Verona il prossimo 11 giugno.
Roma, 25 maggio 2009
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