giovedì, dicembre 20, 2012

Gli auguri di Natale del Presidente dell'AIGA.

Carissimi, desidero augurare a voi e ai vostri cari un sereno Natale ed un felice 2013.
La fine dell’anno porta con sé la necessità di pensare ad un bilancio di quanto fatto e di programmare l’anno avvenire. Il 2012 è stato estremamente intenso di novità, ma ritengo che la Giovane Avvocatura sia stata capace di recitare la sua parte.
Ripensando alla nostra attività (dai CDN, alla Conferenza di Udine, al Congresso Straordinario di Napoli), ma anche agli altri consessi dell’Avvocatura a cui abbiamo partecipato (dal Congresso Nazionale Forense straordinario di Milano a quello ordinario di Bari), credo che sia stato ancora una volta riaffermato il ruolo centrale dell’AIGA nella politica forense.
Ma abbiamo avuto anche la capacità di aprirci all’esterno, uscendo dal ristretto recinto del mondo forense e delle politiche giudiziarie, confrontandoci con autorevolissimi interlocutori sulle tematiche più spinose che investono il nostro Paese.
Nel 2012 abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti dal Presidente del Senato (che ci ha anche più volte citati nel corso del suo intervento al Congresso Forense di Bari) e dal Presidente della Camera, con il quale ci siamo intrattenuti a lungo sui problemi della Giovane Avvocatura.
Siamo stati anche ricevuti in audizione in diverse occasioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e più volte abbiamo partecipato ad incontri con il Ministro della Giustizia e con i tecnici del Ministero.
Ma ciò di cui vado più orgoglioso e fiero, da presidente della nostra Associazione, è la parte a sinistra dell’homepage del nostro sito web nazionale, dedicato alle “Sezioni ed Eventi delle Sezioni”; vedere gli innumerevoli incontri, dibattiti, eventi organizzati quotidianamente su tutto il territorio nazionale da tutte le Sezioni AIGA, mi convince ogni giorno della nostra capacità di intendere con passione ed abnegazione l’impegno sociale e civico che svolgiamo con la nostra attività.
Il 2013 sarà un anno certamente difficile per l’Avvocatura (Giovane e non), per la Giustizia e per il nostro Paese.
La crisi economica non accenna a risolversi e le previsioni (quelle più ottimistiche) di crescita sono rinviate al 2014; l’aumento della pressione fiscale sta determinando situazioni di gravi difficoltà; le prospettive di serie riforme nel Paese sono rinviate ad un’epoca successiva alle prossime elezioni politiche.
In questa situazione, resto ancora più convinto che l’Avvocatura debba riaffermare il suo ruolo sociale; ma questa riaffermazione non può essere lasciata a facili slogan (come troppo spesso è avvenuto nel passato), ma deve essere accompagnata da contenuti e proposte di rinnovamento e di serio cambiamento della nostra società.
Da Giovani Avvocati abbiamo proseguito nella strada già tracciata dalle passate Giunte e con le nostre relazioni tematiche presentate al Congresso di Napoli abbiamo affrontato alcuni dei temi scottanti del dibattito politico (dalla riforma elettorale, al ruolo delle donne, all’assenza di meritocrazia); ma in futuro dovremo avere maggiore capacità di ampliare i nostri orizzonti.
Dovremo interrogarci e proporre le nostre soluzioni sull’Europa, sulla crisi occupazionale (specie delle giovani generazioni), sul fallimento del sistema scolastico ed universitario italiano, sul sistema previdenziale, sulla tenuta dei conti pubblici; questo solo per tracciare alcuni argomenti. Ovviamente, senza dimenticare la nostra naturale vocazione ad occuparci dei problemi della Giustizia e dell’Avvocatura.
E poi dovremo dedicare la massima attenzione alla gravissima situazione dei detenuti, perché, usando le parole del Capo dello Stato, c’è la necessità di affrontare con "senso di responsabilità, di umanità e di civiltà costituzionale" la "vergognosa realtà carceraria che marchia l'Italia".
In questi giorni Marco Pannella, con la forza dei grandi ideali, sta combattendo una battaglia non violenta di giustizia e legalità; “Io sto con Marco” e credo che tutti gli avvocati italiani debbano manifestare la loro solidarietà verso un uomo, che è disposto a dare la vita per l’affermazione dei valori della nostra Carta Costituzionale.
Sono certo che l’AIGA saprà fare la sua parte; sono certo che saremo degni della magnifica tradizione della nostra Associazione; sono certo che sapremo lasciare il segno.
Con coraggio e con passione, perché l’AIGA alla fine …si ferma nel Cuore.
Buon Natale e felice 2013 e ci vediamo a Monza…
Dario Greco

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