mercoledì, novembre 14, 2012

RIFORMA FORENSE: STRALCIO RESOCONTO AUDIZIONE SENATO DEL 13 NOVEMBRE 2012.

Presenti, per l’Avvocatura: CNF, OUA ANF, Unione Camere Penali, Unione Nazionale Camere Civili, AIGA, Unione nazionale Avvocati Enti pubblici, Consiglio nazionale Studenti Universitari, Consiglio Nazionale Universitario e MGA.
Presidente: Senatore Berselli, che ha concluso il suo breve intervento introduttivo chiedendo l'approvazione della riforma in esame al Senato.
Nell'ordine poi sono intervenuti:
CNF: Alpa a iniziato a parlare dell'impugnativa del CNF sui decreti attuativi professionali e sui parametri. Ha continuato poi sottolineando l'appoggio ala riforma da parte delle unioni regionali e degli ordini, oltre alle Marche, Abruzzo, Umbria, Molise ossia di 14 unioni forensi e 149 ordini nel complesso, con un totale di circa 200.000 Avvocati. Ha concluso che se la riforma passa cosi com'è non possiamo che essere grati, al massimo si potrà rinviare ad un momento successivo per le eventuali modifiche.
OUA: per " solidarietà", pur non condividendo in pieno la riforma non la contrastano.
ANF: contrarietà alla riforma, perchè non risolutiva dei problemi dell'avvocatura e CNF diverso dall'organo pensato al tempo in cui l'avvocatura era diversa da oggi, doveva regolare solo il disciplinare. Oggi ha troppo poteri, e gli avvocati hannodiritto di eleggerlo con forme democratiche. Accesso con soliti problemi, disciplinare con un consiglio unico per due funzioni, giovani ignorati, deleghe in bianco per l'articolo 21, quindi un No con rimando alla Camera previe modifiche.
Camere penali: si alla riforma, altrimenti si perde il ruolo sociale dell’avvocato e una grande opportunità, rapida approvazione ma con modifiche sulle specializzaizoni, che sono una " medicina " per l'avvocatura.
Camere Civili:. Si all'approvazione, poi dopo vediamo cosa si può modificare.
Cassa Forense: Si all'approvazione senza modifiche, abbiamo la sostenibilità a 50 anni, ce la possiamo fare.
AIGA: Approvazione ma con modifiche necessarie su: sbarramenti anagrafici, società professionali anche con altri professonisti, specializzazione pessima e va rivista, no autocertificazione della continuità, no alla formazione obbligatoria che è un costo, no assicurazion eprofessionale anche per i sostituti occasionali, contraddizione tra aoblizione patto quota lite e compensi in percentuale, iscrizione albo-cassa si ma con copertura previdenziale ed assisitenziale, e infine una riforma in senso democratico di tutti gli organi istituzionali, oua e cnf. Quindi, approvazione con spazi per modifiche e riscrivendo l'art. 9.

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