lunedì, novembre 05, 2012

Mediazione, Cnf replica a Vespa: obbligatorietà sconosciuta nel resto d'Europa.


Il Consiglio nazionale forense esprime sconcerto per quanto ascoltato durante la trasmissione Porta a Porta di data 24 ottobre. Le dichiarazioni del conduttore dott. Bruno Vespa sulle qualità della mediazione e sui presunti doppi fini della contrarietà dell’avvocatura sono apodittiche e non realistiche.
Si tratta di uno spot improprio, trasmesso dal mezzo pubblico, a favore di una legge che presentava e presenta più aspetti problematici in ordine alla effettiva tutela dei diritti dei cittadini, e che certo non va abrogata, ma rivisitata in meglio. Entrambe le commissioni giustizia di camera e senato, d’altra parte, si erano a suo tempo espresse negativamente sulla obbligatorietà.
E la Corte Costituzionale, giudice delle leggi, lo scorso 24 ottobre ne ha dichiarato la illegittimità rispetto alla Costituzione italiana. Naturalmente ciascuno è libero di pensarla come crede sulla obbligatorietà della mediazione, fermo restando che la obbligatorietà è sostanzialmente sconosciuta nel resto d’Europa, e non solo, ed è stata esclusa dal rito del lavoro, dove pure era prevista.
Il Cnf stigmatizza duramente le considerazioni ingiustificate e false per le quali l’avvocatura sarebbe interessata ad allungare le cause per godere di rendite di posizione. Quel che però traspare dalle considerazioni del dott. Vespa, è l’apparente disprezzo per la funzione e il ruolo costituzionale dell’avvocatura, come garante dell’esercizio del diritto di difesa, disprezzo che si rivolge anche alla straordinaria storia degli avvocati che tanto hanno contribuito a costruire un sistema democratico nel nostro Paese, anche attraverso la loro azione parlamentare, e che come tutti i lavoratori stanno subendo gli effetti di una crisi economica senza sconti o sussidi di sorta.
Naturalmente il CNF sarà lieto di apprendere dal dott. Vespa che lo stesso non ha mai inteso offendere l’onore e la storia degli avvocati. Pronti, in tal caso, a qualsiasi confronto leale, costruttivo e privo di pregiudizi.
(CNF, nota 4 novembre 2012)

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