martedì, aprile 26, 2011

Il 23 giugno 2011 astensione degli avvocati.


L’Organismo Unitario dell’avvocatura, Oua, forte dell’adesione compatta degli ordini e delle associazioni forensi (con l’isolata e marginale posizione di distinguo degli ordini di Roma e Venezia su 165 consigli), ha sottolineato la mancata apertura di un qualunque canale di dialogo da parte del Ministero della Giustizia e ricordato che la risposta alle decise e massicce proteste dell’ avvocatura, nonché alle critiche avanzate da tutti gli operatori della giustizia (avvocati,magistrati, giudici onorari e di pace, funzionari, ecc), passa per l’approvazione urgente dei ddl bipartisan, all’esame del Senato per la modifica della mediaconciliazione presentati da Benedetti Valentini e Della Monica.
Allo stesso tempo, il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, ha annunciato la proclamazione di un’ulteriore giornata di astensione per il 23 di giugno:
«La mediaconciliazione è stata rinviata dal Tar Lazio alla Corte Costituzionale e l’Oua denuncia da mesi i molteplici profili di incostituzionalità. Ma vi è di più, il sistema varato in Italia è in contrasto palese con la normativa europea perchè è costoso per i cittadini, perchè condiziona il successivo giudizio, per i tempi troppo lunghi. In sintesi perchè limita l’accesso alla giustizia per i cittadini.
Quindi la mediaconciliazione “all’italiana”, unico esempio nel mondo, di fatto non rispetta i principi stabiliti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che, come prevede il Trattato di Lisbona, ha piena valenza giuridica nel nostro ordinamento.
In questo senso l’Oua ha fatto propria la delibera dell’Ordine degli avvocati di Firenze che invita i giudici, su istanza delle parti, alla disapplicazione dell’obbligatorietà.
Non solo, il 23 giugno faremo un’altra giornata di astensione dalle udienze. Gli avvocati rimangono al fianco dei diritti dei cittadini, contro la svendita a interessi privati del diritto alla giustizia. La rottamazione della giustizia civile non ha riscontro in alcun Paese Europeo».

Roma, 26 aprile 2011

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