lunedì, ottobre 19, 2015

Legge Pinto: dimezzate le somme di "equo indennizzo".

Strettoia obbligata per l’indennizzo da processo lumaca e risarcimenti ribassati: si può arrivare a 800 euro all’anno di ritardo (contro gli attuali 1.500 euro).
Anche se il processo lumaca diventa a tutela crescente: la cifra può aumentare se il ritardo si prolunga eccessivamente. La bozza di legge di Stabilità per il 2016 introduce l’obbligo di sollecitare i tribunali con procedure rapide, che diventano la condizione per ottenere la riparazione del danno provocato dalla durata irragionevole del processo. Si mette, dunque, di nuovo mano alla legge Pinto, n. 89/2001, per alleggerire il conto a carico dello stato.
Per ottenere questo risultato si chiede ai cittadini e alle imprese di tentarle tutte per evitare che il processo si dilunghi troppo. E chi non si attiva per questi rimedi processuali preventivi perde la chance di risarcimento.
Ostacoli in più, quindi, sulla strada di chi chiede un ristoro per avere subito lungaggini processuali.
Vediamo quali si profilano con la prossima legge sulla Stabilità.
Per poter chiedere l’indennizzo della legge Pinto la bozza di legge di Stabilità prevede che l’interessato debba prima esperire rimedi preventivi all’irragionevole durata del processo.
Ad esempio nei processi civili per avere l’indennizzo non bisogna introdurre una causa con la procedura ordinaria, ma usando il procedimento sommario di cognizione (articoli 702-bis e seguenti del codice di procedura civile).
E se si è iniziata una causa con il rito ordinario bisogna chiedere di passare al rito sommario entro l’udienza di trattazione e comunque almeno sei mesi prima che siano trascorsi i termini massimi che fanno scattare il diritto all’indennizzo (per il primo grado di giudizio il termine è di tre anni).
Nelle cause in cui non si applica il rito sommario di cognizione, comprese quelle in grado di appello, bisogna chiedere di discutere la causa oralmente ai sensi dell’articolo 281-sexies del codice di procedura civile, anche qui almeno sei mesi prima che siano trascorsi i termini massimi.

Antonio Ciccia Messina

Nessun commento: