mercoledì, ottobre 30, 2013

Dal 31 ottobre conti correnti spiati: banche tenute a comunicare al fisco saldi e movimenti dal 2011.

Premessa – Conti correnti, carte di credito e debito, dossier titoli, certificati di deposito, insomma, tutti i nostri risparmi saranno passati in rassegna dal Fisco. Entro il 31 ottobre infatti, le banche e tutti gli altri intermediari finanziari dovranno comunicare all'anagrafe tributaria le informazioni e i numeri rilevanti della propria clientela. Dalla vecchia anagrafe dei conti creata dal Governo Monti nascerà così un database più ricco e avanzato, il più completo al mondo.
Sid – La trasmissione dei dati avviene attraverso il Sid (sistema di interscambio dati), il nuovo canale di comunicazione attraverso il quale gli altri intermediari dovranno comunicare all'anagrafe tributaria le informazioni di dettaglio dei rapporti finanziari detenuti dai propri clienti. In questo modo, banche, Poste italiane, organismi di investimento collettivo del risparmio, società di gestione del risparmio e tutti gli altri destinatari dell'obbligo stabilito dal D.L. 201 del 2011 (articolo 11, commi 2 e 3) potranno trasmettere all'archivio dei rapporti finanziari i dati relativi ai propri clienti.
La trasmissione - Attraverso la nuova piattaforma di file transfer protocol (Ftp) sarà alimentato il database dei rapporti finanziari che, salvaguardando la sicurezza dei dati dei contribuenti alla luce delle prescrizioni del Garante della Privacy (provvedimenti del 17 aprile 2012, del 15 novembre 2012 e del 31 gennaio 2013), metterà a disposizione del Fisco un poderoso arsenale informativo da utilizzare sul fronte della lotta all'evasione, del controllo della spesa pubblica (per esempio, con le rafforzate verifiche incrociate delle dichiarazioni Isee) e del contrasto ai fenomeni di riciclaggio.
Dati precedenti - Non si tratta di una novità assoluta visto che dal 2006 l’Agenzia delle Entrate è capace di conoscere i nominativi dei contribuenti che hanno avviato un rapporto finanziario e il numero di conti correnti aperti in una o più banche. Il fatto inedito è che il numero dei dati passati dagli intermediari al Fisco sarà più ampio e coprirà anche il passato. Entro la fine del mese corrente le banche diranno quanti e quali conti avevano nel 2011 ed entro il 31 marzo 2014 censiranno anche i conti del 2012. I rapporti relativi al 2013 saranno comunicati entro il 20 aprile dell'anno successivo.
Dati da comunicare - Gli intermediari finanziari elencati all'articolo 7, sesto comma, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605 (già obbligati alla comunicazione all'anagrafe tributaria prevista dal provvedimento del 19 gennaio 2007), dovranno segnalare i dati identificativi del rapporto, compreso il codice univoco, riferito al soggetto persona fisica o non fisica che ne ha la disponibilità e a tutti i cointestatari (nel caso di intestazione a più soggetti), nonché i dati relativi al saldo iniziale al 1° gennaio e al saldo finale al 31 dicembre. Dovranno essere segnalati oltre ai conti correnti, anche i conti deposito di risparmio, le gestioni individuali e collettive (i fondi), i rapporti fiduciari, le cassette di sicurezza, gli acquisti e le vendite di oro e di metalli preziosi, i finanziamenti, le garanzie e anche le polizze assicurative. Sono esclusi, invece, fondi pensione e finanziamenti.

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