giovedì, febbraio 15, 2018

Deontologia forense: indebito trattenimento di somme spettanti al cliente.

“L’apprensione indebita di somme di denaro di spettanza del cliente integra gravissima violazione (art. 31 ncdf, già art. 44 codice previgente), che pregiudica l’affidamento generale che il professionista deve coltivare in ragione del suo ministero, compromettendo, conseguentemente, la credibilità dell’intero ceto forense” (Nel caso di specie, il professionista che aveva indebitamente trattenuto la somma di euro 26mila circa liquidata dall’assicurazione al cliente. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare aggravata della sospensione dall’esercizio professionale per mesi sei). 

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Salazar), sentenza del 24 novembre 2017, n. 188.

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