martedì, dicembre 17, 2013

Governo: ennesimo intervento disorganico sulla giustizia civile.

Con il ddl di delega al Governo, collegato alla legge di Stabilità, varato oggi insieme al pacchetto carceri dal Consiglio dei ministri, ennesimo intervento disorganico sul processo civile.
Anzitutto, con le nuove norme si attribuisce al giudice "il potere di disporre, quando si tratta di causa semplice, il passaggio dal rito ordinario di cognizione al più snello rito sommario di cognizione", e quello di decidere la lite di primo grado mediante un dispositivo accompagnato dalla sola "indicazione dei fatti e delle norme sulle quali si fonda la decisione", rimettendo alle parti la scelta se richiedere la motivazione estesa ai fini dell'impugnazione della sentenza, previo l'"anticipato versamento di una quota del contributo unificato dovuto per il grado successivo".
Il ddl delega consente poi al giudice di appello che conferma il provvedimento di primo grado di rifarsi alla motivazione già esposta dal giudice del provvedimento impugnato.
Si prevede poi che in alcune materie - non particolarmente complesse e delicate (sono escluse, ad esempio, quelle che coinvolgono i diritti della persona) - la controversia venga trattata e decisa dal giudice in composizione monocratica e non collegiale.
 Inoltre, si prevede che il giudice, quando emette una sentenza di condanna all'adempimento di obblighi di "fare fungibili" (e non soltanto di obblighi di fare infungibile) possa imporre al debitore che non adempia il pagamento di una somma di denaro fino al momento dell'adempimento e che, in particolari materie ad elevato tasso tecnico, il processo venga preceduto dall'espletamento di una consulenza tecnica volta soprattutto alla quantificazione del danno lamentato.
In caso di condanna per lite temeraria, i difensori potranno essere chiamati in solido a rispondere del pagamento delle spese processuali.
Si consente agli ufficiali giudiziari di ricercare i beni da pignorare con modalità telematiche interrogando banche dati, compresa l'anagrafe tributaria.
La delega prevede anche la riforma del sistema delle garanzie mobiliari, introducendo forme di garanzie senza spossessamento, al fine di agevolare l'accesso al credito delle Pmi.
Si incide infine sul processo di esecuzione forzata con l'obiettivo di contenerne i tempi, eliminando "inutili passaggi procedimentali".

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