venerdì, febbraio 21, 2014

Gli avvocati scuotono il Palazzo.

Oltre 10 mila avvocati capitanati dall’Oua scuotono il Palazzo e la politica (dalla rinata Forza Italia al Partito Democratico) che accorre a Piazza Montecitorio per offrire sostegno alle istanze delle toghe contro i costi della giustizia e il taglio di mille tribunali alla base di quella che definiscono la «rottamazione della giustizia».
È la prima buona notizia incassata dalla categoria nella sua lunga giornata di mobilitazione: prima davanti alla Camera dei deputati con tanto di stand e striscioni e poi tutti a piazza della Repubblica in corteo fino a piazza Santi Apostoli pronti a sfilare a suon di fischi e cori.
L’Organismo unitario dell’avvocatura italiana dice così «no alla giustizia a pagamento, no all’aumento del contributo unificato e persino delle marche da bollo per iscrivere una causa a ruolo, no all’aumento dei costi per i ricorsi in Appello e Cassazione, no alla motivazione a pagamento e alle multe per lite temeraria introdotti dal ddl delega sul processo civile di cui si chiede il ritiro».
I cappi al collo degli avvocati campani con le maschere di Anonimous – il giustiziere buono contro il Governo fantoccio del film V per vendetta – insieme ai cartelli del tipo «Sono avvocato e ho fame», si sono guadagnati la scena di una marcia iniziata con la lista delle proteste e delle proposte al Governo e che si concluderà con l’adesione di decine di ordini e sigle.
Presenti l’Associazione nazionale forense, i giovani dell’Aiga, i magistrati onorari della Federmot e loro, gli ordini professionali, in gran parte del sud Italia, determinati a denunciare da Napoli a Sulmona tutte le conseguenze del taglio di mille uffici giudiziari.

Marzia Paolucci
Tratto dal quotidiano “Italia Oggi”

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