E’ di questi giorni la notizia del blocco dei lavori, più volte sospesi, della Cittadella Giudiziaria, sogno proibito di tutti gli avvocati del nostro foro.
Dopo la travagliata vicenda,che ha riguardato i lavori nel settore civile del nostro Tribunale, il neosindaco ebbe a cavalcare il tema “cittadella giudiziaria” per assicurarsi consensi anche tra gli avvocati, giungendo ad ottenere dichiarazioni televisive esplicite di voto, da parte dei vertici dell’Ordine Forense.
La parola ordine era: “se non votate me
Sta di fatto che i Sindacati, ad oggi, lamentano proprio difetto di ascolto da parte del capo, espresso dalle recenti elezioni, dell’amministrazione comunale e – per questo – annunciano guerra aperta.
E gli avvocati?
Gli avvocati, ossia la parte che più di ogni altra ha a cuore l’ultimazione dei lavori, stanno inspiegabilmente a guardare.
Tutto questo, si badi bene, ad onta di una delibera adottata dalla assemblea generale dei colleghi, tenutasi sin dal luglio 2005, che – su proposta di chi scrive – aveva deliberato all’unanimità di costituire una commissione di vigilanza, costituita da avvocati, che potesse sorvegliare l’andamento dei lavori e spingere per la loro sollecita ultimazione.
Non siamo in grado di confermare se questa commissione sia stata costituita o meno dalla maggioranza che, attualmente, regge le sorti dell’Ordine Forense, però è sicuro che nulla è stato fatto per intervenire nella situazione, che sta diventando stagnante.
Potranno i nostri figli lavorare nella nuova cittadella giudiziaria?
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