giovedì, settembre 14, 2006

SARA' IL CONGRESSO DELL'UNITA' ?


A grandi passi si avvicinano le giornate del Congresso Nazionale Forense di Roma.
Le attese dei Colleghi sono grandi, come grande è il senso di ansietà per l’emergenza improvvisa determinatasi con l’approvazione della legge Bersani/Visco.
Purtroppo i segnali che ci giungono dai vertici nazionali dell’Avvocatura, sino ad oggi, non sono confortanti.
Il male antico delle divisioni esasperate, forse per difendere “orticelli personali” oramai inesistenti, è davvero duro ad essere sconfitto.
Infatti, dopo la forzatura della divisione della sede tra Roma e Milano, ora si è giunti (..davvero come i “separati in casa”!) alla spartizione persino della gestione delle giornate dei lavori congressuali.
Il primo giorno è appannaggio del CNF, il secondo spetta all’OUA e – dulcis in fundo – l’ultimo si appartiene alla Cassa Previdenza Forense.
In questo modo si rischia di non fare molto cammino!
I temi congressuali, poi, ci sembrano generici e persino avulsi dalla realtà: probabilmente qualcuno li ha studiati apposta per togliere al Congresso la sovranità decisionale.
Comunque confidiamo nella ragionevolezza di tutti e nella possibile unità dell’Avvocatura italiana, senza “posti al sole” per nessuno e nel necessario rispetto dei ruoli istituzionali.
Nella deprecata ipotesi di fallimento del Congresso, i tempi che ci aspettano saranno – se possibile – ancora più bui e, senza più spazi per le “autoreferenzialità”, noi tutti (dai vertici alla base) dovremo reinventarci un ruolo nella società.

Nessun commento: