Quando ci siamo iscritti all’università scegliendo la facoltà di giurisprudenza pensavamo di poter fare gli Avvocati, liberi professionisti, non potevamo neanche minimamente immaginare che un «bel giorno» un esercito di «benpensanti» escogitassero un «sistema» per farci fuori.
Gli avvocati economicamente medio-bassi sono vittime di una losca trama che vede artefici di tutto coloro i quali avrebbero dovuto rappresentarci, tutelarci.
Noi che dobbiamo pagare il «pizzo» alla cassa per continuare ad esercitare anche se stiamo per diventare elemosinanti, noi che dobbiamo evitare il contenzioso giudiziale per «mantenere» i molteplici centri di mediazione, noi che dobbiamo «negoziare» per evitare di varcare la porta del tribunale, noi che dobbiamo specializzarci come se la nostra laurea non fosse sufficiente per farci svolgere degnamente la professione come sinora abbiam fatto, noi che dobbiamo conseguire la laurea in informatica per affrontare quel «mostro» del Pct tanto inutile quanto dannoso, noi che ormai siam diventati Avvocati disperati perché non possiamo più sostenere questa situazione!
Di tutte le organizzazioni criminali credo che questa sia la più pericolosa atteso che sta distruggendo la vita di quasi un’intera categoria professionale.
Il privilegio di non avere il «cappio» al collo ce l’hanno solo quei figli di «papà» che hanno avuto la vita sempre in «discesa libera» e, non conoscendo la parola sacrificio, neanche s’impegnano a portare avanti il loro lavoro, ma godono di luce riflessa.
Noi non possiamo e non dobbiamo essere vittime predestinate, lottiamo!!
11 ottobre 2015
Avv. Mimma Vallone
Associazione Forense Nazionale A.M.B.
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